Protocollo d'intesa per sperimentare nuovi orari di uffici e negozi

Notizia del 25.09.2007

Oggi il Comune di Mirano, l’Ascom del Miranese, la Camera di Commercio e  la Confcommercio Unione Venezia hanno siglato un protocollo d’intesa per la sperimentazione di nuovi orari.
Obiettivi dell’accordo-pilota tra pubblico e privato è quello di conciliare aperture e chiusure di uffici e negozi con i nuovi ritmi di vita.

Lavori diversi, orari diversi. E’ la società d’oggi, dove si mescolano flessibilità e rigidità. La prima è legata ai tempi – spesso imprevedibili - delle nuove professioni; la seconda – che caratterizza ancora diversi settori - è chiamata a cambiare per rispondere alle esigenze del mondo esterno. Perché chi ha gli stessi orari degli uffici pubblici, per sbrigare la burocrazia agli sportelli è costretto a chiudere bottega, farsi sostituire o chiedere un permesso al datore di lavoro. E chi lavora in un ufficio pubblico, per lo stesso motivo, non riesce a fare la spesa.

Conciliare gli orari di vita e lavoro diventa quindi prioritario. E’ questo l’obiettivo al quale puntano  il Comune di Mirano, la Confcommercio Unione Provinciale di Venezia, l’Ascom del Miranese e la Camera di Commercio di Venezia. Che oggi hanno firmato un protocollo di intenti – al quale hanno già aderito diversi esercizi commerciali - per cercare formule che mettano d’accordo tempi di lavoro ed esigenze di vita, passando per la modifica degli orari di apertura degli uffici pubblici e dei negozi.
Un progetto-pilota che ha per capofila il territorio comunale di Mirano e che potrebbe estendersi anche ad altri comuni del Veneziano. Tra le priorità c’è l’apertura di un tavolo permanente di confronto tra i vari soggetti firmatari per monitorare e migliorare la qualità della vita della realtà urbana di Mirano attraverso la riorganizzazione dei tempi e degli orari dei servizi pubblici che guardi alla domanda prima ancora che all’offerta.

L’intesa si inserisce nell’ambito del progetto della commissione europea “Equal P.O.N.T.I .” che mira a creare pari opportunità tra i diversi soggetti della società.
Individuare soluzioni capaci di agevolare la cittadinanza, con particolare riguardo ai soggetti femminili (chiamati ancora principalmente a dividersi e moltiplicarsi tra famiglia, lavoro, spesa e burocrazia) è lo scopo dell’atto ufficiale che si compie oggi nella sede del Comune di Mirano.

L’accessibilità alle attività economiche e sociali anche in fasce orarie e con metodologie più coerenti con i nuovi stili di vita è ormai una necessità che non possiamo ignorare, un impegno al quale anche noi con le nostre categorie (commercio, turismo e servizi) non possiamo sottrarci”, dichiara il direttore di Confcommercio Unione Provinciale di Venezia Danilo De Nardi.

Tra le motivazioni condivise, la constatazione che il tempo va utilizzato con rispetto; che nelle città i ritmi non sono più quelli di una volta; che è sempre più difficile governarli secondo orari prestabiliti, perché l’imprevedibilità è diventata una costante; che la legge dà ai Comuni la facoltà di organizzare gli orati nel ‘proprio’ territorio armonizzando quelli degli uffici pubblici con le esigenze dell’utenza; che va avviato al più presto lo Sportello Unico.
Tra le risposte, per quanto riguarda gli uffici, l’utilizzo delle nuove tecnologie per evitare il più possibile gli spostamenti fisici dell’utente; la variazione degli orari di alcuni negozi in base ai risultati dei monitoraggi che verranno eseguiti; lo studio e la verifica di modalità applicative capaci di coordinare gli orari delle attività e dei servizi seguendo il principio della diversificazione e della complementarietà.

A firmare il protocollo, sperimentazione che prende il via oggi stesso, sono stati l’Assessora alle Politiche Sociali Luisa Conti e il Dirigente del I Settore del Comune di Mirano, il direttore della Confcommercio provinciale di Venezia Danilo De Nardi, il presidente dell’Ascom del Miranese Ennio Gallo e il vicesegretario generale della Camera di Commercio di Venezia Roberto Crosta.