Targa a ricordo dei paracadutisti Caporale Maggiore Sandro Licori e Caporale Carlo Frasson

Notizia del 29.10.2007

Il 9 novembre 1971 morivano in un incidente aereo alla Meloria (Livorno) i due paracadutisti Caporale Maggiore Sandro Licori e Caporale Carlo Frasson, nati e sepolti a Mirano.
L’Amministrazione Comunale di Mirano, accogliendo le sollecitazioni dei familiari dei Caduti e dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia – Sezione Provinciale di Venezia intende apporre, nella giornata di domenica 4  novembre 2007 “Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze armate”, in calle Ghirardi, una targa per onorare il ricordo dei due giovani paracadutisti che persero la vita nell’adempimento di un dovere verso il loro Paese.

Non era ancora spuntata l’alba di quel lontano 9 novembre 1971 quando un aereo di una formazione britannica, che partecipava ad una esercitazione congiunta con la Brigata Paracadutisti “Folgore”, decollato dall’aeroporto di Pisa, si inabissava in mare senza lasciare superstiti. Portava con sé tutto il suo carico umano: sei uomini dell’equipaggio inglese e quarantasei paracadutisti italiani, nella stragrande maggioranza ragazzi di leva, appena ventenni. E’ stata una delle più gravi sciagure che l’Italia abbia mai conosciuto, la più grande che abbia colpito, per il numero di vittime, il paracadutismo militare nazionale. La Commissione d’inchiesta incaricata di stabilire le cause dell’incidente concluse che “il velivolo al momento dell’impatto con la superficie del mare volava regolarmente”, come dire: errore umano. Sono state fatte solo ipotesi : forse i piloti, seppure esperti, per una serie di concause hanno scambiato la luce rossa di un faro con quella del timone di coda dell’aereo che li precedeva e si sono abbassati di quota troppo velocemente. Si è parlato anche di attentato attraverso una bomba nell’aereo.

Tra i paracadutisti scomparsi, “straordinario esempio di dedizione al dovere” (messaggio del Capo dello Stato – 9 novembre 2003), vi erano anche Sandro Licori (nato il 24 ottobre 1951) e Carlo Frasson (nato il 5 maggio 1951), accomunati dalla stessa città che li ha visti nascere e crescere, dalla stessa passione per il paracadutismo e da un destino tragico.
Avevano recentemente ultimato l’addestramento di base alla Scuola Militare di Paracadutismo, conseguendo l’abilitazione al lancio e si apprestavano all’attività operativa: aviolanci seguiti da atti tattici che comportavano, fra l’altro, marce forzate, sopravvivenza, fatiche e tanta solidarietà giovanile, amicizia e senso del dovere.
La mattina del 9 novembre 1971 si erano imbarcati in un velivolo C 130 britannico, decollato alle 5.43 dalla base aerea di Pisa San Giusto, per svolgere attività di aviolancio sulle isole della Sardegna e della Sicilia nel quadro di una esercitazione denominata “Cold Stream” cui partecipavano altri nove velivoli con a bordo 406 paracadutisti della “Folgore”. Pochi minuti dopo il decollo l’aereo si inabissò nelle secche della Meloria, circa 7 km a ovest del porto di Livorno. Il relitto fu ritrovato dopo sei giorni di ricerche, ritardate da carenze informative. Le operazioni di recupero proseguirono per diversi mesi e si conclusero addirittura nel giugno successivo, proprio col ritrovamento dei corpi dei due miranesi. Portati dalle correnti marine in una zona al traverso di Tirrenia, erano rimasti addossati col paracadute spiegato sul fondo di una parete rocciosa. Undici furono i dispersi non sottratti al mare.
 
Ragazzi di vent’anni che avevano scelto di fare il servizio di leva nei paracadutisti con generosità e passione. “Il compito cui essi attendevano – si legge nel messaggio dell’allora Presidente della Repubblica On. Giuseppe Saragat - era quello della difesa della comune libertà e indipendenza e di tutti quegli ideali nei quali crediamo. Perciò essi vivranno nella nostra memoria”.
Ai 46 paracadutisti del 2° battaglione “Tarquinia” periti nell’incidente aereo e al paracadutista deceduto nel corso delle successive operazioni di recupero delle vittime, il Presidente della Repubblica nel 2002 ha conferito il grado superiore a titolo di tributo d’onore alla memoria. Al Caporale Sandro Licori è stato conferito il grado di Caporale Maggiore, al paracadutista Carlo Frasson di Caporale.

Da allora sono trascorsi 36 anni e questa ennesima  rievocazione della tragedia della “Folgore” è l’occasione per rinnovare la gratitudine e ammirazione della collettività ai militari periti nel corso di quella tragica esercitazione. La targa in calle Ghirardi è un segno per non dimenticare quei giovani paracadutisti e trasmettere alle future generazioni gli ideali e il valore del sacrificio compiuto.

La cerimonia avrà il seguente svolgimento:
- ore 9.45           Ritrovo e formazione del corteo in via Bastia Fuori di fronte alla Casa del          Combattente.


- ore 10.00         Alzabandiera in piazza Martiri.


- ore 10.15         Santa Messa presso il Duomo di Mirano.

- ore 11.15         Scopertura lapide in memoria dei paracadutisti Caporale Maggiore Sandro Licori e Caporale Carlo Frasson.

- ore 11.30         Deposizione di corone d’alloro presso il monumento al partigiano e ai caduti. Commemorazioni ufficiali.

L’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia ha garantito la presenza coi labari e una rappresentanza di paracadutisti in congedo.