Non c'è amianto dopo l'incendio dell'Ideal Service

Notizia del 07.02.2012

In riferimento all’incendio della ditta Ideal Service di Ballò di Mirano l’ARPAV ha trasmesso oggi alcuni dati analitici dei campionamenti per microinquinanti organici e ricerca fibre di amianto in aria effettuati durante l’evento dell’1 febbraio 2012.

Nella relazione “si conferma che il materiale prelevato e derivante dal crollo del tetto del capannone bruciato è costituito da cemento-amianto. Il campione di aria del 2 febbraio in posizione vicina e a valle dell’incendio, effettuato durante le operazioni di smassamento (dei materiali edili collassati) da parte dei Vigili del Fuoco, non presenta fibre di amianto.
 
Si informa che nelle giornate del 2, 3 e 6 febbraio sono proseguite le indagini ambientali anche con il prelievo di verdure a foglia larga e di scotico erboso nelle zone di ricaduta dei fumi al fine della determinazione dei microinquinanti organici (IPA, diossine, furani, ecc.). I risultati analitici, unitamente alle altre indagini esperite saranno trasmessi appena disponibili.” Nell’attesa dei risultati, in via precauzionale è stato comunicato ai residenti di via Stazione di lavare abbondantemente con acqua corrente, prima del consumo, gli ortaggi raccolti da eventuali orti privati investiti dalla nube.
 
Per quanto riguarda i campionamenti di aria, sono stati effettuati l’1 febbraio al fine di monitorare l’eventuale ricaduta di Composti Organici Volatili e di microinquinanti organici (diossine, furani, PCB, idrocarburi policiclici aromatici) mediante campionatore ad alto volume, nelle seguenti zone:

1 - in via Capeleo n. 54 a Stra (in zona di evidente ricaduta del pennacchio);
2 - in via Veneto presso il punto vendita Miele a Pianiga (sottovento rispetto all’incendio nella prima mattinata; l’area era direttamente investita dal pennacchio durante il campionamento ed è stata evacuata);
3 - presso l’ultimo edificio dell’area industriale in via Friuli Venezia Giulia n. 83 a Pianiga (con incendio ancora in atto, all’interno della zona interdetta, ai margini del pennacchio di fumo).

Nella relazione dell’ARPAV si legge che “il campione 2 prelevato in via Veneto presenta valori elevati compatibili con combustioni incontrollate di materiale plastico. Si evidenzia comunque, dal campione 3, che la situazione al margine del pennacchio nel pomeriggio del 1 febbraio in via Friuli Venezia Giulia risulta confrontabile con valori di fondo”.