Visita ad Auschwitz-Birkenau

Notizia del 09.11.2012

Giovedì 8 novembre 2012 una delegazione di scuole e cittadini miranesi si è recata in visita al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Il gruppo era composto da 119 studenti e 6 docenti del liceo “Majorana-Corner”, 50 studenti e 4 docenti dell’Itis “Levi”, 12 studenti e 1 docente dell’Icg “8 marzo”, la preside del liceo Carla Berto e 24 cittadini del Comune di Mirano.

Con loro anche la Sindaca Maria Rosa Pavanello, che si è unita al gruppo mercoledì 7, per accompagnarlo il giorno seguente nella visita al lager. Una presenza, la sua, che è un importante segno della profonda attenzione che l’Amministrazione riserva al “Progetto Auschwitz” (nato nel 2006 e ormai al suo settimo anno di attività): un laboratorio di fondamentale importanza, che permette agli studenti di approfondire e interiorizzare con maggiori consapevolezza e sensibilità uno dei temi più significativi e complessi della storia del Novecento, grazie a documenti e seminari preparatorî, oltre che con il viaggio in Polonia.

Durante la mattinata, studenti e accompagnatori hanno seguito le guide nel percorso attraverso il campo. La visita ha forse vissuto il suo momento toccante durante la cerimonia di deposizione delle pietre, in cui tutti i partecipanti hanno poggiato, secondo l’usanza ebraica, un piccolo sasso su di una lapide commemorativa, in segno di ricordo per le innumerevoli vittime.

Un gesto che tocca nel profondo, una cerimonia a margine della quale – ha sottolineato la Sindaca Pavanello –  «è difficile dire qualcosa, per l’emozione che suscita questo luogo, ma anche perché, oggi, ora, non è per parlare che siamo qui. Siamo qui per percepire: osservare, ascoltare, ricostruire dentro di noi quanto qui accadde. In una parola, per preparare la nostra memoria. Per essere consapevoli e preparati a raccontare, a essere indelebili testimoni, con moltissime altre persone, di ieri e dei nostri giorni, vanificando lo spietato progetto di oblio di chi ha voluto questo luogo. Per preservare la Memoria, contribuendo con la nostra pietra. Le parole migliori che potremo dire saranno quelle che verranno dopo, di qui in avanti».

La visita è stata anche l’occasione per ricordare la figura di Shlomo Venezia, che a Birkenau fu internato e costretto a prestare servizio nei Sonderkommando, e ringraziarlo per aver contribuito in modo essenziale a rendere la nostra memoria più completa e dolorosamente lucida.