Lavaggio stoviglie nelle mense scolastiche: le caratteristiche dell'iniziativa

Notizia del 27.09.2013

 Ha preso avvio in questi giorni l’iniziativa sperimentale per l’a.s. 2013-14 di lavaggio delle stoviglie scolastiche, in luogo dell’utilizzo di piatti e posate in plastica a perdere, nelle scuole “Alighieri”, “Azzolini” e “Petrarca”. Tale innovazione comporta certamente un costo economico (25.250 euro per quest’anno sperimentale), ma, allo stesso tempo, permette di abbassare significativamente l’impatto ecologico del sistema di refezione scolastica, dato che la plastica dei piatti usa e getta, essendo sporca, non è riciclabile né di facile eliminazione, oltre ad essere altamente inquinante.

La volontà di rendere maggiormente ecosostenibile il servizio di refezione scolastica, oltre che da molti genitori dell’Istituto Comprensivo Mirano 1 – che ad inizio 2013 hanno chiesto all’Amministrazione l’introduzione del lavaggio delle stoviglie – è condivisa anche dalla Regione Veneto, che di recente, con la deliberazione della Giunta n. 1431 del 06/08/2013, ha deciso un contributo economico agli enti e alle associazioni che utilizzano nelle mense stoviglie lavabili; contributo per il quale questo Comune ha regolarmente presentato domanda.
L’iniziativa interessa circa 290 alunni (38.276 pasti annui) della “Azzolini”, 250 (23.848 pasti) della “Alighieri” e 190 (10.791 pasti) della “Petrarca”, per un totale di 730 alunni e 72905 pasti annui. Nella sua organizzazione il Comune si avvale della collaborazione di SeRiMi srl e dell’Associazione “Bambini di Chernobyl”.

SeRiMi, la società partecipata che gestisce il servizio mensa nelle scuole comunali, fornisce il trasporto dei piatti da e per il luogo di lavaggio, il detersivo e la manutenzione delle lavastoviglie di proprietà del Comune (site negli edifici di “Azzolini” e “Petrarca”). Tale collaborazione non comporta alcun aggravio di spesa per il Comune rispetto agli anni precedenti, in quanto SeRiMi prevede che siano le spese (8.900 euro) risparmiate per l’acquisto delle stoviglie usa e getta a compensare i nuovi costi. L’acquisto delle nuove stoviglie lavabili ha comportato una spesa di 5.250 euro. Tale cifra non ha causato alcun rincaro sul buono pasto, in quanto la spesa viene coperta dal Comune. L’aumento del prezzo del buono pasto fatto registrare quest’anno non è dovuto all’istituzione del lavaggio piatti, ma all’adeguamento Istat (che avrebbe avuto luogo indipendentemente dall’istituzione del nuovo servizio come da deliberazione di Giunta comunale n. 62/2013).

Il lavaggio delle stoviglie è affidato all’Associazione “Bambini di Chernobyl”, che dà il compito ai propri soci/volontari, i quali vengono compensati con dei voucher (10 euro a volontario per ogni ora di attività). Questa scelta presenta due significativi punti di forza. Da un lato il Comune dà corpo alla propria volontà di riconoscere e favorire il valore sociale dell’attività di volontariato. Dall’altra è reso possibile un significativo risparmio economico: rispetto alla cifra che avrebbe richiesto una ditta per l’attività di lavaggio (attorno ai 35.000 euro annui), la collaborazione dell’Associazione (che svolge il lavoro per 20.000 euro) permette un risparmio di 15.000 euro.

Va sottolineato che per coprire la cifra da corrispondere all’Associazione non è stato necessario stanziare nuovi fondi, ma, semplicemente, è stato sufficiente utilizzare il denaro, che attraverso un processo di ottimizzazione delle spese scolastiche, è risultato possibile destinare a questo particolare uso. Va altresì evidenziato che tale denaro viene corrisposto dall’Associazione a persone in stato di bisogno che, così, possono integrare il proprio scarso reddito.

Il Comune di Mirano tiene a spiegare nel modo più trasparente possibile quest’iniziativa e, allo stesso tempo, a sottolinearne il grande valore sia nell’ambito della sostenibilità ambientale sia in quello dell’attenzione al sociale, due delle categorie per le quali l’Amministrazione si sta più impegnando.