Seconda rata IMU: il Prefetto convoca i Sindaci del veneziano che avevano chiesto un incontro

Notizia del 06.12.2013

Il Prefetto Cuttaia ha convocato per lunedì 9 dicembre alle 17.00 i sette sindaci della Provincia di Venezia che, nei giorni scorsi, avevano espresso richiesta di un incontro in cui esporre la propria posizione e le proprie preoccupazioni sulla questione della seconda rata dell’Imu prima casa.
 
I sindaci Maria Rosa Pavanello (Mirano), Alessandro Campalto (Campolongo Maggiore), Federica Boscaro (Fossò), Monica Barbiero (Martellago), Alvise Maniero (Mira), Silvia Conte (Quarto d’Altino), Silvano Checchin (Spinea) presenteranno al Prefetto critiche e dubbi sulla decisione del Governo di esigere il pagamento della quota Imu prima casa eccedente il limite del 4 per mille per quei comuni che avevano fissato l’aliquota a livelli superiori. I sette sindaci chiederanno al Prefetto di appoggiare le loro istanze e di trasmetterle al Governo, facendosi promotore di una richiesta di modifica delle indicazioni contenute nel DL 133 del 30 novembre 2013.

Le decisioni contenute nel decreto penalizzano in particolare i comuni che, come i sette rappresentati, avevano stabilito l’aliquota Imu già nel 2012, in tempi non sospetti, prima cioè che si diffondesse lo stratagemma per il quale molti altri comuni hanno aumentato l’aliquota per poter incassare maggiori fondi, contando sull’abolizione dell’imposta e la conseguente copertura da parte dello Stato di quanto richiesto ai contribuenti, che, nel 2013, avevano iniziato a profilarsi all’orizzonte. La decisione del Governo giunge dopo che, in molte sedi istituzionali, erano stati dati abbondanti segnali circa la totale abolizione dell’Imu prima casa. Segnali su cui i comuni avevano calibrato la loro contabilità, senza prevedere, tra le altre cose, la necessità di organizzare uno sforzo amministrativo per la riscossione della seconda rata.  L’imposizione del pagamento della quota eccedente il 4 per mille mette seriamente in difficoltà comuni e cittadini allo stesso tempo, stravolgendo la programmazione dei primi e gravando i secondi di un nuovo esborso e di un nuovo iter burocratico per il pagamento.