Rassegna di prosa: "Yerma" di Garcia Lorca

Notizia del 04.04.2014

TEATRO DI MIRANO – RASSEGNA DI PROSA “LA CITTA’ A TEATRO”
Giovedì 10 aprile 2014 ore 20:45

YERMA
di Federico Garcìa Lorca
con Mariangela Granelli, Maria Pilar Pérez Aspa e Francesco Villano
adattamento e regia di Carmelo Rifici
scene e costumi Margherita Baldoni
musiche di Daniele D'Angelo
luci Alessandro Verazzi
assistente alla regia Agostino Riola
tecnici Giulia Pastore e Giuliana Rinzi
in collaborazione con La Corte Ospitale, E45 Napoli Fringe Festival, Proxima Res e NEXT - LABORATORIO DELLE IDEE - REGIONE LOMBARDIA
produzione ATIR


Al Teatro di Mirano, giovedì 10 aprile 2014 alle ore 20.45  si chiude la rassegna di prosa “La città a Teatro” con un testo importante di Garcia Lorca dedicato a una figura femminile forte: YERMA. Lo spettacolo, prodotto da Atir per la regia di Carmelo Rifici, che ha debuttato lo scorso giugno al Napoli Fringe Festival riscuotendo critiche entusiaste.
“YERMA” è un adattamento dell’omonimo dramma popolare scritto nel 1934 da Federico Garcia Lorca – il suo secondo dramma e uno dei suoi lavori più intensi - e nasce da un lavoro pluriennale della compagnia milanese ATIR sulla vita e le opere del poeta e drammaturgo spagnolo.

Nella lingua corrente, “yerma” è un aggettivo che si usa per definire la terra e significa “arido, secco, inutile”. Ed è anche il nome che García Lorca scelse per la protagonista femminile di questo testo: una donna sposata con un uomo che non è quello che lei desidera veramente e che è stato scelto per lei dal padre. Ciononostante accetta di buon grado la sua condizione sottomettendosi alle regole sociali della Spagna degli anni ‘30. Vorrebbe dei figli, che suo marito però non vuole o non può darle. E così l’accettazione si trasforma in un dolore che ha il sapore del sopruso.

Yerma sceglie di restare assieme a suo marito ed essergli fedele. Così come l’uomo e la donna contemporanei si trovano sempre più spesso a dover scegliere tra la famiglia e la precarietà del lavoro. Questa tragedia della scelta quotidiana, questa incapacità di creare portando avanti la propria morale, la propria sessualità o la propria professione, fa sprofondare l’essere umano in una solitudine infinita. “Io so che ho sete e non ho libertà” dirà Yerma: definire le scelte diventa quindi il modo di allontanare la solitudine.
In questo testo si discute di un tema, quello della maternità, che ancora oggi ha molte cose da raccontare.

Sul palco tre straordinari interpreti –Maria Pilar Pérez Aspa, Mariangela Granelli, e Francesco Villano - si moltiplicano nei panni dei molti personaggi dello spettacolo, attraversando le scene originali di Margherita Baldoni immerse nelle luci di Alessandro Verazzi e nelle musiche di Daniele D'Angelo.
“Le donne di Lorca” racconta Carmelo Rifici “scontano con il dolore e la morte la pena di vivere in un mondo fatto per gli uomini, Pilar, attraverso Lorca, compie un atto terapeutico: quel mondo, croce e delizia, serve a fare i conti con il passato, con le scelte, con le delusioni e i dolori, perché possa infine trasformarsi in sogno, in poesia”.

Il lavoro della compagnia ATIR su Garcia Lorca prosegue da anni: nel 2010, dopo un anno di studio, Maria Pilar Pérez Aspa, attrice e fondatrice della Compagnia ATIR, mette in scena per la prima volta “Federico”, un testo scritto dalla stessa attrice spagnola sulla vita di Federico García Lorca, sulle sue amicizie e sui turbolenti anni in cui visse e che in Spagna ebbero come tragica conclusione lo scoppio della guerra civile.  Nello stesso anno, Serena Sinigaglia e la Compagnia ATIR, insieme al Teatro Stabile di Sardegna, mettono in scena “Nozze di Sangue” di Lorca, in una riscrittura di Marcello Fois.
È proprio a partire da quest’approccio alla figura del poeta, alla sua vita e alle sue opere che la Compagnia ATIR è arrivata a “Yerma”: il dramma della sterilità, ma soprattutto il dramma della scelta. Ed è proprio nella scelta che risiede la bruciante contemporaneità di questo testo e ciò che ha spinto ATIR con urgenza a volerlo mettere in scena.
Lo spettacolo “si farà usare” da Lorca in questo senso. Al centro Yerma, interpretata da Pilar, che, come Pilar, vive nel nostro tempo e fa un lavoro del nostro tempo, accanto a lei un uomo e una donna, che irromperanno sulla scena per riportala nel mondo di Lorca, come se fosse un sogno, o un’analisi del sogno.

La Stagione è promossa dal Comune di Mirano, in collaborazione con Circuito Teatrale Regionale Arteven, La Piccionaia – I Carrara Teatro Stabile di Innovazione, Regione del Veneto, l'Assessorato alla Cultura della Provincia di Venezia, Ministero dei Beni e Attività Culturali e con la partecipazione al progetto “Giovani a Teatro e non solo” della Fondazione di Venezia. La stagione teatrale aderisce anche alla “Campagna 365 giorni NO" alla violenza contro le donne.

Sono ancora disponibili biglietti, in vendita presso la biglietteria del Teatro di Mirano il martedì, giovedì e venerdì dalle 15.00 alle 18.30 e la sera dello spettacolo a partire dalle 19.45, oppure tramite il sito www.vivaticket.it. Il biglietto a tariffa intera è di €18,00, il ridotto (over 65 e under 26, cral aziendali e dipendenti del comune di Mirano) è a €15,00; inoltre viene applicata una speciale tariffa studenti a €10,00 e questo spettacolo aderisce all’iniziativa “Giovani a Teatro e non solo” con la possibilità di prenotare il proprio posto a €2,50 con tessera Gat Card.


Biglietti: 
intero € 18 / ridotto € 15 / studenti  € 10; Gat Card-Prof Card € 2,50
Riduzione gruppi di studenti solo in prevendita in biglietteria € 8,00 (min. 3 pax)
Per i diversamente abili anche l'accompagnatore avrà diritto al biglietto ridotto

ORARI DI APERTURA BIGLIETTERIA:
Martedì, giovedì e venerdì 15.00-18.30.
I biglietti si possono acquistare anche online: su www.vivaticket.it per la prosa.
La Biglietteria del Teatro il giorno dello spettacolo apre un’ora prima della rappresentazione
 
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