Completata la seconda fase del progetto “Sport Sicuro”

Notizia del 07.03.2014

E’ stata completata oggi, con l’installazione della strumentazione nei nove impianti sportivi di Mirano, la seconda fase del progetto Sport Sicuro – trattamento precoce dell’arresto cardiaco negli ambienti sportivi.

Gli impianti sportivi coinvolti sono: palestra “Azzolini”, palestra di Campocroce, palestra “Leonardo da Vinci”; piscina comunale, stadio del Rugby, stadio Calcio e Atletica di Mirano, campi base di via Matteotti, tennis club Mirano, impianto polifunzionale di Scaltenigo. A breve sarà coinvolta anche la cittadella scolastica di via Matteotti.
In ciascun impianto è stato predisposto un piano per l’emergenza cardiovascolare, comprendente anche l’installazione di un Defibrillatore semi Automatico Esterno (DAE) e della relativa cartellonistica informativa.

Questa fase segue la prima che ha visto la formazione di un centinaio di allenatori, istruttori e presidenti di società sportive grazie al Centro IRC - Italian Resuscitation Council di Mirano Emergenza (facente capo al Dipartimento di Emergenza-Urgenza dell’ULSS 13). Tutti gli operatori sportivi sono stati addestrati al pronto intervento e, avendo superato l’esame, hanno ottenuto la relativa certificazione.

Il progetto “Sport Sicuro” è promosso dal Comune di Mirano, dall’Azienda ULSS 13 e dall’Associazione Cuore Amico Mirano. Mira a realizzare la rianimazione cardiopolmonare e la defibrillazione precoce durante l’arresto cardiaco, prima dell’arrivo del 118, nei luoghi dove vengono svolte attività sportive a qualunque titolo, grazie all’installazione di defibrillatori e allo specifico addestramento del personale laico delle società sportive. Un intervento immediato, infatti, può risultare decisivo nei tanti casi di emergenza sanitaria collegati alla pratica sportiva, primi tra tutti l’arresto cardiaco e la conseguente morte improvvisa.
Si concretizza così quanto delineato dal decreto Balduzzi del 24 aprile 2013 “Disciplina della certificazione dell’attività sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l’utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita”.

“Questa è la prima esperienza veneta ad adeguarsi al decreto – spiega l'Assessore alle politiche per lo sport Cristian Zara - e ad attivare un piano per la gestione delle emergenze cardiovascolari negli ambienti sportivi oltre che ad avviare la creazione della cultura del primo soccorso fra tutti gli operatori dello sport. A nome dell’Amministrazione comunale ringrazio l’Azienda ULSS 13 nelle figure del dott. Gino Gumirato, della dott.ssa Donatella Noventa, i responsabili scientifici del progetto dott. Franco Giada e dott. Roberto Marra, il dott. Pietro Pacelli e l’Associazione Cuore Amico con il presidente Nicolò Cammarata che ha contribuito attivamente allo sviluppo del progetto, coinvolgendo il proprio comitato scientifico e facendosi carico della spesa relativa all’acquisto dei defibrillatori”.