ZIANIGO VINCE LA 16^ EDIZIONE DEL ZOGO DE L’OCA IN PIAZZA

Notizia del 10.11.2014

La 16^ edizione del Zogo de l’Oca de Miran è stata vinta dalla squadra verde di Zianigo.
Al termine di una sfida entusiasmante i verdi di Zianigo si sono aggiudicati il premio di 1500,00 euro che sarà donato all’associazione giovanile Gps.

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Sabato 8 e domenica 9 novembre 2014 torna a Mirano l’ormai tradizionale appuntamento con la Fiera de l’Oca e il Zogo de l’Oca in Piazza, manifestazione promossa dalla Pro Loco di Mirano con il patrocinio della Regione e del Comune di Mirano.
La “Fiera de l’Oca” è la ricostruzione storica di una fiera d’inizio ‘900. Per due giorni il centro storico della città tornerà all’inizio del secolo scorso, nell’atmosfera ricreata fin nei minimi particolari delle vecchie feste di paese, con bancarelle, spettacoli di strada e divertimenti di ogni genere. Appuntamento clou domenica pomeriggio, quando Mirano e le sue frazioni riscopriranno il gioco dell’oca sfidandosi con divertenti prove a colpi di dado attorno all’ovale della piazza. Dopo la pausa dello scorso anno il Zogo tra le sei squadre torna dunque con cadenza biennale in tutti gli anni pari.

Tra le novità della manifestazione, arricchita ogni anno con nuove bancarelle, personaggi e arredi che ricreano l’atmosfera d’inizio ‘900, va evidenziato l’accesso libero al Zogo della domenica pomeriggio. Chi vorrà assicurarsi un posto nella tribuna centrale coperta potrà prenotare il biglietto presso lo studio Gallorini Roberto, via Gramsci 80  a Mirano, tel. 041.432433 (€ 20,00). Altrimenti si potrà liberamente assistere alla sfida attorno alle transenne che circonderanno l’area di gioco. Una nuova soluzione pensata soprattutto per favorire la partecipazione in questo tempo difficile per tante famiglie.

La mostra che tradizionalmente accompagna la Fiera è quest’anno dedicata a Il Gioco dell’oca. Da Venezia… nel mondo La mostra sarà aperta dall’1 al 16 novembre 2014 nella Barchessa Giustinian Morosini “XXV Aprile” a Mirano. Inaugurazione sabato 1 novembre alle ore 16.00. Saranno esposte riproduzioni di giochi dell’oca pubblicati in europa dal XVII secolo ai giorni nostri.
 
Allegati a destra  il programma e il manifesto.


Per descrivere la manifestazione affidiamoci a dei ciceroni particolari, ovvero i giocatori delle sei squadre, in rappresentanza del capoluogo cittadino e delle cinque frazioni, che alla domenica pomeriggio daranno vita ancora una volta alla grande sfida.

Gli arancio di Scaltenigo, ad esempio, potrebbero raccontare la vecchia tradizione da cui, parecchi anni fa, ha preso spunto il tutto. Sicuramente partirebbero da un vecchio, venetissimo proverbio che spiega alla perfezione le origini del Zogo: “Chi no magna l’oca a San Martin no fa el beco de un quatrin”. La traduzione (“Chi non mangia l’oca a San Martino non fa il becco di un quattrino”) è abbastanza agevole e richiama un’antica tradizione, quella di mangiare l’oca in segno di buon auspicio proprio a San Martino, giorno che segnava la chiusura dell’anno agrario. Un altro detto, “Oca, castagne e vino, tieni tutto per San Martino”, fa capire ancor meglio il senso di una ricorrenza che, fino al secolo scorso, era un vero e proprio “Capodanno contadino”, da festeggiare cantando, ballando e soprattutto mangiando in abbondanza. La data dell’11 novembre non era stata scelta a caso e comunque non solo per devozione al Santo, ma anche perché a novembre le oche (il maiale dei poveri) erano ormai grasse a sufficienza per essere mangiate.

Parola ai blu di Vetrego per spiegare come la tradizione si è mantenuta fino ad oggi, grazie anche ai membri della “Compagnia dell’Oca”. Ne faceva parte anche l’imprenditore miranese Sandro Albano Zara, gran curioso, cultore delle tradizioni popolari, dalle fiabe ai giochi del passato. Come il celebre gioco dell’oca, considerato come il più antico dei “giochi di percorso”. Osservando le vecchie e bellissime stampe del gioco e contemporaneamente guardando il suo paese, con i suoi personaggi, i luoghi pittoreschi, gli avvenimenti, la storia degli avi, il modo di vita dei vecchi, le antiche tradizioni, Zara pensò di poterne creare uno nuovo, magari un po' ironico, ma tutto dedicato a Mirano. Manifestò questo suo proposito all'amico disegnatore Carlo Preti, il quale sposò subito l’idea e prendendo spunto dall'ovale della piazza disegnò una nuova tavola del gioco dell'oca in china nera su carta bianca. E' il classico gioco dell'oca, a 63 caselle, con 13 oche e 8 "accidenti". Le altre caselle furono riempite con disegni raffiguranti luoghi caratteristici ed artistici, personaggi, edifici storici, aspetti e momenti della storia e della tradizione miranese.

Da qui al Zogo il passo è breve. Passare la parola ai gialli di Campocroce è d’obbligo: sono loro, infatti, i “campioni in carica”, vincitori dell’edizioni 2012. Ma non solo: Campocroce è anche la squadra più titolata, visto che dal 1998 ad oggi hanno avuto per ben quattro volte la soddisfazione di arrivare per primi alla casella 63. Eh sì, perché la 63 caselle del gioco di Preti, su intuizione del presidente della Pro Loco Roberto Gallorini, sono state riprodotte su piattaforme da 2 metri per 2, rialzate di 80 centimetri da terra e poste a mo’ di contorno dell’ovale della piazza. Al via le squadre cominciano a battagliare a colpi di dado, secondo l’ordine stabilito nella cuccagnata del mattino. In ogni squadra il lancio dei dadi spetta al capitano, mentre gli 8 atleti si cimentano nelle prove fisiche e di abilità richieste dalle varie caselle. All’alfiere l’onore di spostare la pedina, nella speranza di evitare tutte le insidie del percorso e, appunto, giungere per primo all’ultima casella e conquistare “L’Oca dell’anno”. Uno spettacolo pieno di colpi di scena e ribaltamenti di fronte, che il pubblico potrà godersi a pochi metri dal campo di gara, diventando a sua volta protagonista dello spettacolo con un tifo sfrenato quanto sportivo.

Se il Zogo della domenica pomeriggio è il fulcro della manifestazione, anno dopo anno si è sviluppata attorno ad esso una cornice multicolore che coinvolge tutto il centro storico di in una vera e propria Fiera dell’Oca. Gli accompagnatori più adatti sono sicuramente gli azzurri di Mirano. Piazza Martiri della Libertà, cuore della cittadina, per due giorni torna infatti ad essere piazza Vittorio Emanuele, come era chiamata fino agli anni cinquanta. Uno scenario curato nei minimi particolari, dagli stendardi e bandiere che scendono dai balconi alle insegne che campeggiano sui palazzi, dalle tabelle dei negozi alle bacheche in legno per gli annunci comunali, riporta infatti il visitatore ai primi anni del ‘900, in una di quelle giornate di festa che prima o poi durante l’anno animavano ogni singolo paese. Immersi in una tale cornice, non ci si può che aspettare che da un momento all’altro sbuchino, dagli eleganti portici e dalle vie adiacenti alla piazza, signorotti e contadini che si recano al grande evento. E infatti, a completare la magia, fin dal sabato pomeriggio compaiono come per incanto eleganti madamigelle ed impettiti signori, tutti con abiti d’epoca, alcuni recuperati nelle soffitte, altri copie perfette degli originali. Accanto a loro gruppi di chiassose ragazze venute dalla campagna, attente con un occhio ai banchi del mercato e con l’altro ai giovanotti che ronzano loro attorno. E ancora severi carabinieri, pronti a calmare animi troppo esuberanti e a controllare che gli osti, approfittando di qualche cliente un po’ alticcio, non truffino sui conti del vino. Non può mancare la banda, le cui  allegre melodie richiamano da lontano i curiosi. A completare il tutto i baracconi dei giochi di una volta, un luna park ante litteram dove grandi e piccoli potranno divertirsi con i classici divertimenti di un tempo, dal fucile con gli elastici ai barattoli da abbattere a pallate.

Passeggiando con i rossi di Ballò tra i banchi dai grandi teli bianchi, anche questi perfette riproduzioni di quelli d’epoca, sarà possibile ammirare sui banchi merce di ogni tipo, tutta ovviamente riferita alla regina della festa, l’oca. Fare un elenco completo di quanto si può acquistare all’Ocaria è praticamente impossibile. Ci saranno come sempre i banchi gastronomici, alcuni provenienti da patrie dell’oca come Mortara e Palmanova, dove i palati dei più golosi saranno deliziati da leccornie di ogni tipo a base d’oca: spek, prosciutto, salsicce, foie gras, salame, ciccioli, patè. E poi i banchi per i collezionisti, con gli oggetti più svariati, tutti rigorosamente creati in esclusiva per la manifestazione e “marchiati” con l’oca. Si va dalle oche di tutte le dimensioni e materiali agli oggetti di uso quotidiano, perfetti per dare un tocco di originalità alla propria casa: grembiuloni da cucina, canovacci, tovaglie, tovagliette. piatti, tazze, tazzine. E ancora lavagne, cornici, scatole, stampe. Insomma, di tutto e di più. A servire e consigliare compratori e curiosi signore e ragazze vestite, naturalmente, con abiti dell’epoca.

I verdi di Zianigo, ultimi ma solo in ordine alfabetico, nel frattempo vi aspetteranno all’Osteria dell’Oca, luogo perfetto per incontrarsi e per assaggiare qualche leccornia a base d’oca: il posto migliore per immergersi nella festa prima dell’inizio del Zogo e per prolungarne la magia dopo la sua conclusione. Per incontrare vecchi e nuovi amici, scambiare due chiacchiere e brindare con un bicchiere di buon vino. Alla fine, il vero segreto del Zogo è forse tutto qui.  


Modifiche alla circolazione
Per permettere l’allestimento e lo svolgimento della manifestazione con l’ordinanza n. 164/2014 (allegata a destra) sono disposti:
1. E’ sospesa la circolazione ed è istituito il divieto di sosta con rimozione del centro storico comprendente: Piazza Martiri, Via XX Settembre, Via Castellantico fino al civ. 4, Piazzale Pio XII, Via Bastia Entro, Via Bastia Fuori fino al civ. 45 e Via Barche fino all’intersezione con Piazzale Garibaldi, dalle ore 8,00 di venerdì 07/11/14 alle ore 6,00 di lunedì 10/11/14, per permettere l'allestimento, lo svolgimento e lo smontaggio delle strutture delle Manifestazioni in oggetto in programma per Sabato 8 e Domenica 9 novembre 2014.
2. E’ vietata la sosta con rimozione, dalle ore 20,00 di mercoledì 05/11/14 alle ore 8,00 di venerdì 07/11/14, per consentire l’allestimento delle attrezzature in:
- Piazza Martiri nel tratto prospiciente il  Banco San Marco;
- Via XX Settembre lato ovest;
-  Piazza Martiri lato ovest (area antistante ex palazzo Rodella e ex area taxi);
- Piazza Martiri lato nord (area antistante ex palazzo Coin)
4. E’ vietata la sosta con rimozione, dalle ore 13,00 alle ore 21,00 di venerdì 31/10/14 in via Barche area adibita a parcheggio antistante Piazza Paolo e Nella Errera ;
5. Di riservare il parcheggio di Via Belvedere alla sosta dei camper nei giorni 8 - 9 novembre 2014;
6. E’ vietata la sosta con rimozione dalle ore 20,00 di lunedì 03/11/14 alle ore 8,00 di venerdì 07/11/14 nell’area adibita a parcheggio posta davanti ai civici 27/29 di Via Barche, area riservata al posizionamento di alcune strutture della manifestazione;
7. Di riservare da lunedì 03/11/14, la Piazzetta ad est di Piazza Martiri per l’allestimento di strutture inerenti alla manifestazione;
8. E’ vietata la sosta con rimozione dalle ore 14,00 di lunedì 3 alle ore 24,00 di martedì 11 novembre 2014 nell’area adibita a parcheggio posta davanti alla Piazzetta Aviatori d’Italia, civ. 40 di Via Barche per consentire il posizionamento dell’”Antica giostra a cavalli”;
I mezzi dell’Organizzazione sono autorizzati, dal pomeriggio di lunedì 03/11/14, ad accedere all’area sopraindicata per il montaggio delle strutture necessarie per lo svolgimento della manifestazione. Durante tutte le fasi di montaggio e successivo smontaggio (da svolgersi anche nella settimana successiva, purché venga garantito il regolare svolgimento del mercato settimanale), l’Organizzazione dovrà garantire il transito agli utenti della strada in almeno una corsia, rendendo visibile gli ostacoli con apposita segnaletica stradale e se necessario con l’ausilio di movieri.
La sospensione della circolazione è rivolta alla generalità dei veicoli con eccezione dei mezzi di soccorso, di polizia, dei mezzi della Veritas per le operazioni di pulizia del centro storico, dei residenti con accessi carrabili diretti nelle Piazze e Vie sopraindicate, nonché degli addetti all’Organizzazione e degli operatori commerciali, limitatamente alle operazioni di occupazione del posto assegnato e di carico e scarico delle attrezzature e delle mercanzie necessarie allo svolgimento delle attività.
In caso di situazioni di emergenza è garantita l’apertura di via XX Settembre fino ai garages “Giordani” e durante la manifestazione anche l’apertura di Via Bastia Fuori - Via Mariutto a cura dell’Organizzazione, che curerà anche la chiusura e l’apertura delle  barriere come previsto.