Mostra “IL GIOCO DELL’OCA. Da Venezia… nel Mondo”

Notizia del 30.10.2014

La mostra che tradizionalmente accompagna la Fiera de l’oca, organizzata dalla Pro Loco di Miranocon il patrocinio del Comune di Mirano, è quest’anno dedicata a “Il Gioco dell’oca. Da Venezia… nel mondo”.

La mostra sarà aperta dall’1 al 16 novembre 2014 nella Barchessa Giustinian Morosini “XXV Aprile” a Mirano. Inaugurazione sabato 1 novembre alle ore 16.00.
Orari: giorni feriali  ore 15.00-18.00; domenica e festivi ore 10.00-12.30 e 15.00-18.00.

Il primo gioco dell’oca datato che si conosca è il DILETTEVOLE GIOCO DI LOCA edito a Venezia nel 1640 da Carlo Coriolani. Proprio per questo, molti dicono che il gioco è nato a Venezia, anche se si hanno prove della sua esistenza già nel secolo precedente.
Partendo da questa tavola veneziana, sarà presentata l’evoluzione nel tempo di questo gioco che ha contagiato tutto il mondo e che  è stato declinato in mille modi,  nei cosiddetti giochi di percorso.

Svago, competizione, semplicità, gradevolezza visiva, questi elementi fecero del gioco dell'oca uno dei passatempi più fortunati nella lunga e complessa vicenda dei giochi umani. Lungo l'arco di quattro secoli infinite furono le varianti della struttura classica del gioco (una spirale di 63 caselle da percorrere con i dadi); paesi come Italia, Francia, Inghilterra produssero migliaia di esemplari differenti.
La mostra proporrà  46 riproduzioni, in un percorso di giochi dell'oca pubblicati in Europa dal XVII secolo ai giorni nostri e si snoderà seguendo un ordine cronologico. Dalle prime tavole secentesche a quelle più recenti, pubblicate nel XX secolo.

Il gioco dell'oca offrirà al visitatore differenti e "sovrapponibili" chiavi di lettura.
Ci si potrà abbandonare al piacere visivo, gustando l'accostamento dei colori, spesso vivacissimi, la varietà quasi infinita di figure, disegni, invenzioni grafiche. Oppure si potrà privilegiare una dimensione più "tecnica",  e soffermarsi sui diversi mezzi utilizzati per la stampa, dalle prime xilografie, che si servirono di matrici lignee, alle raffinate incisioni su rame, molte ripassate e dipinte a mano con colore, alla litografia, metodo che a partire dall'Ottocento si imporrà per molti decenni caratterizzando i giochi di diversi paesi e giungendo fino ai recenti sistemi fotomeccanici. Ma i giochi dell'oca si fanno apprezzare anche per l'aspetto storico. Essi devono essere considerati a tutti gli effetti documenti della società che li ha prodotti e utilizzati. Storia, politica, viaggi, religione, propaganda, mezzi di locomozione, monumenti e città, vicende militari, non c'è aspetto della vita umana che non sia stato ripreso e riprodotto nelle tavole. Il gioco dell'oca, del resto, offre la più evidente trasfigurazione simbolica di un percorso, sia esso compiuto tra i palazzi di una città,  per una gara di cavalli o automobili, per un viaggio in treno.

La mostra tenterà dunque di restituire al visitatore la complessità che si annoda alla semplicità di questo gioco. Ma soprattutto di comunicare quel senso di piacere e immediatezza che ne decretò il successo per interi secoli.