Teatro di Mirano, stagione 2014/2015: 5.234 spettatori per un cartellone sempre più amato

Notizia del 14.04.2015

Con 5.234 spettatori – 521 in più rispetto alla scorsa edizione - si chiude il 2014/2015 al Teatro di Mirano: e il bilancio finale regala un soddisfacente segno positivo. Le tre rassegne programmate - la prosa de “La Città a Teatro”, il cartellone per i bimbi e le loro famiglie “Domenica a Teatro”, e la stagione “La Scuola va a Teatro” – hanno intercettato una crescente passione per il palcoscenico, sempre più tangibile in città.

E proprio “La Città a Teatro” era intitolata la rassegna di prosa, a voler simbolicamente indicare il Teatro come luogo della cultura aperto a tutta la cittadinanza. Un intento confermato: la rassegna non solo è stata molto seguita (2.455 spettatori), ma ha anche segnato una netta crescita rispetto alla scorsa stagione, registrando una fidelizzazione sempre più salda (+13,9% di abbonati) e una capacità di attirare l’attenzione di un pubblico vivace (+13,1% le presenze totali). A questi dati si aggiungono inoltre 236 ulteriori spettatori per lo spettacolo fuori abbonamento.

Una bella soddisfazione arriva anche dal mondo dei bambini e dei ragazzi: la rassegna domenicale, alla seconda edizione con i suoi quattro appuntamenti dedicati alle famiglie, ha accolto in sala 722 spettatori; e risultati molto importanti arrivano dalle proposte dedicate al mondo della scuola. Gli studenti e gli insegnanti di Mirano che, dalla scuola dell’infanzia agli istituti superiori, hanno partecipato a “La Scuola va a Teatro”, sono stati infatti 1.821: +15,3% rispetto alla scorsa stagione, con due spettacoli in doppia replica per l’altissimo numero di adesioni ricevute in prenotazione.

Sono tanti gli artisti che hanno dato vita al palcoscenico miranese in questa stagione: Filippo Timi, per un’apertura da tutto esaurito; un’applauditissima Ottavia Piccolo; Andrea Scanzi e Giulio Casale, sold out; le Nina’s Drag Queens, per la prima volta su questo palco; i giovani di Teatro Bresci; Milena Vukotic e Antonello Avallone, molto apprezzati con il loro “Regina Madre”; la conclusione con il monologo tutto al femminile di Antonella Questa. E poi la compagnia Il Portico – Teatro Club, spettacolo fuori abbonamento con un gruppo originario proprio di Mirano. E altrettanto applauditi sono stati gli artisti della rassegna domenicale, professionisti tra i più innovativi in Italia per il teatro ragazzi: Fontemaggiore, Ullallà Teatro, il Gruppo Alcuni, Gianni Franceschini/La Piccionaia. Quest’ultimo è stato protagonista anche di un appuntamento dedicato alle scuole: insieme alla narrazione civile di Tiziana Di Masi, l’Odissea cantata di David Conati e la rilettura da Roald Dahl firmata da Carlo Presotto, appuntamenti prodotti da La Piccionaia.

«Fin dagli anni ’70 – commenta la Delegata alla Cultura Renata Cibin - Mirano ha fatto dell’attività teatrale uno dei fulcri della politica culturale della città. Le amministrazioni che si sono succedute hanno fondato sul teatro, anche in termini strutturali e logistici, il centro dell’aggregazione cittadina intorno ad offerte di grande qualità. Questa amministrazione, con Sindaca Maria Rosa Pavanello, ha sanato una situazione economicamente deficitaria, proponendo, attraverso una gestione oculata ed efficiente, un programma molteplice a costi sostenuti e compensati dagli affitti del cinema. La cittadinanza ha dimostrato di gradire sia la proposta culturale che lo sgravio economico. Dai questionari di verifica distribuiti durante l’ultimo spettacolo della stagione ormai conclusa sarà possibile scegliere la futura programmazione anche in modo “partecipato”».

La Stagione è stata promossa dal Comune di Mirano, in collaborazione con La Piccionaia, recentemente riconosciuta dal Ministero come Centro di produzione teatrale, Circuito Teatrale Regionale Arteven, Regione del Veneto, l'Assessorato alla Cultura della Provincia di Venezia, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – spettacolo dal vivo, e con la partecipazione al progetto “Giovani a Teatro e non solo” della Fondazione di Venezia. La stagione teatrale ha aderito anche alla “Campagna 365 giorni NO" alla violenza contro le donne.