A cena con i Tiepolo

Notizia del 11.06.2015

Arancio, viola, verde e giallo. Saranno questi i colori protagonisti della seconda serata della rassegna enogastronomica “A Tavola nella Terra dei Tiepolo” organizzata dal Consorzio delle Pro Loco del Decumano nell'ambito delleiniziative "La terra dei Tiepolo". Dopo il battesimo ricevuto a Scorzè lo scorso 28 maggio, in Villa Soranzo Conestabile, la rassegna prosegue il proprio percorso tra gusto, arte e cultura approdando a Mirano, alla Corte di Villa Errera con "A cena con i Tiepolo". Una serata, quella di venerdì 19 giugno, che vuole esaltare a tavola la maestria pittorica di Gianbattista e Giandomenico Tiepolo, capaci di trasferire sulla tela le sfumature di Venezia e della sua terraferma. E’ infatti dedicata ai due illustri pittori, rispettivamente padre e figlio, la cena con cui Mirano vuole rendere omaggio a due tra i più illustri interpreti artistici del Settecento veneziano e della sua eredità culturale.

Così, in una successione di portate che vedrà i piatti colorarsi di arancione, viola, verde e giallo, ogni ricetta racconterà i prodotti agroalimentari di eccellenza del Decumano, sapientemente accostati ed esaltati dalla mano esperta dello chef Piero Papait del ristorante “Osteria Veneta”.

A tavola, si viaggerà tra terraferma e laguna, ricordando l’uso della nobiltà veneziana di accostare alla vita nella Serenissima il buen retiro in campagna. Ecco allora i fiori di zucca e le castraure di Sant’Erasmo, da sempre considerato l’orto di Venezia, capace di regalare prodotti dal sapore unico, in cui il tono salmastro della Laguna diventa carattere inconfondibile. E poi ancora gli asparagi dell’entroterra, per terminare ritornando a Venezia con un dorato e raffinato zabaglione dogale.

Il carciofo violetto di Sant’Erasmo
Originario del Vicino Oriente, il carciofo è stato introdotto in Italia dagli Arabi nel Centro-Sud, mentre i veneziani hanno saputo trovarne un terreno d’elezione coltivandolo nelle isole dell’Estuario e negli orti di Chioggia. Il Violetto di Sant’Erasmo, varietà tenera, carnosa, poco spinosa, di forma allungata, con le brattee di color violetto cupo che racchiudono un cuore dal gusto inconfondibile, ha trovato il suo habitat ideale nell’isola di Sant’Erasmo e nelle vicine isole delle Vignole, Lio Piccolo, Malamocco e Mazzorbo, dove è coltivato fin dal Medioevo. Grazie alla composizione fisico-chimica del terreno, al microclima e ai sistemi di coltivazione, il Violetto di Sant’Erasmo, possiede delle caratteristiche uniche e peculiari. I primi carciofi, raccolti verso l’inizio di aprile, rappresentano una vera rarità: sono le castraure, cioè il frutto apicale della pianta di carciofo che viene raccolto per primo in modo da permettere lo sviluppo di altri 18-20 carciofi laterali (detti bòtoli e sottobotoli anche questi molto teneri e gustosi). Le castraure di Sant’Erasmo hanno un gusto originale, leggermente amarognolo e immediatamente riconoscibile. Straordinariamente tenere, possiedono un inestimabile valore organolettico.

Colori e sapori protagonisti a tavola
A dare risalto, a tavola, alle eccellenze degli orti lagunari e della terraferma sarà Piero Papait, chef del ristorante “Osteria Veneta” a Mirano, che ha fatto proprio della valorizzazione della tradizione gastronomica veneziana e veneta il suo tratto distintivo.
E se i piatti racconteranno i prodotti, ad accompagnare gli ospiti in un viaggio nella storia delle ricette sarà Giampiero Rorato, enogastronomo e scrittore.
Alla Corte di Villa Errera gli ospiti saranno accolti da un Prosecco di Valdobbiadene Docg brut, Jeio Bisol, che introdurrà i “fiori di zucca ripieni di burrata con antica salsa Tartara” cui seguirà il “gran risotto veneziano con castraure di Sant’Erasmo” e gli “gnocchi di Pulcinella alla Tiepolo”, esaltati da un Lison Classico Docg dell’Azienda Ai Galli (Pramaggiore). Sarà quindi la volta del “filetto di vitello avvolto nel guanciale con asparagi veneti”, accompagnato da un Merlot Venezia Doc, sempre a firma Ai Galli. Il gran finale si tinge d’oro, con lo “zambaglione dogale con biscotteria veneziana”, servito con un Verduzzo passito Lison-Pramaggiore Doc (Ai Galli)

Il costo della serata è di 50 euro, prenotazioni allo 041 432433