Sottoscritto il Protocollo d’intesa per l’attività di volontariato svolta da migranti

Notizia del 26.10.2015

La Città di Mirano, prima tra i quarantaquattro comuni della Provincia di Venezia, ha sottoscritto oggi il Protocollo d’intesa per l’attività di volontariato svolta da migranti. Si tratta di un accordo stipulato, oltre che dal Comune, dalla Prefettura di Venezia, dagli operatori cui è stata affidata l’accoglienza e la gestione dei servizi per i migranti del territorio e dalle associazioni di volontariato, dalle associazioni culturali e dalle APS. Il protocollo è stato sottoscritto, oltre che dal prefetto Domenico Cuttaia e dalla sindaca Maria Rosa Pavanello, dalla vice-prefetto Paola Spatuzza, dalla presidente della cooperativa sociale il Villaggio Globale Sabrina Visentin, dal presidente della Fondazione Gini Guido Gini, dal presidente di Solidalia Adriano Toniolo e dal dirigente dell’area 3 del Comune Roberto Lumine. Presenti anche il comandante dei carabinieri Leonardo Mirto e il comandante della guardia di finanza Michele Soragnese.

Il documento, come recita il primo dei suoi nove punti, nasce con l’obiettivo di «definire percorsi educativi di accoglienza ed integrazione a favore dei migranti ospitati nel territorio che permettano loro di conoscere il contesto sociale, anche attraverso attività di volontariato a favore della collettività ospitante». I migranti presenti sul territorio comunale, dunque, si renderanno utili con varie attività, per esempio svolgendo alcuni piccoli lavori di pubblica utilità. Il primo in programma è la sistemazione degli infissi di villa Bianchini, che sarà realizzata attraverso l’insegnamento e la supervisione di alcuni falegnami professionisti. Il periodo di volontariato, oltre che la possibilità di integrarsi meglio e di rendersi utili nei confronti della comunità che li ospita, costituirà per i migranti anche un’occasione di formarsi per eventuali future occupazioni lavorative. Queste attività, come ha sottolineato il prefetto Cuttaia, non andranno in alcun modo a detrimento delle possibilità occupazionali dei cittadini italiani. Anzi, potranno in qualche modo sviluppare tendenze che in futuro potranno essere utili in questo senso agli stessi italiani.

Le attività potranno essere svolte esclusivamente da cittadini stranieri che hanno presentato istanza per il riconoscimento della protezione internazionale, che siano ospiti di strutture di accoglienza del programma di soccorso e accoglienza coordinato dalla Prefettura di Venezia e dallo SPRAR di Mirano, che avranno sottoscritto il patto di volontariato e che avranno aderito a un’associazione e/o organizzazione di volontariato a favore della collettività ospitante.

«I migranti coinvolti – ha spiegato il prefetto – saranno messi in condizione di portare contributo allo sviluppo economico e sociale del territorio dove sono ospitati. Si va al di là della semplice accoglienza come necessità di fronteggiare il problema. Se ne costruisce un’altra più propositiva e positiva». Cuttaia ha poi evidenziato che l’unico modo per dare un’accoglienza dignitosa e garantire la comunità è mettere in pratica un’accoglienza diffusa e con numeri limitati, come è per Mirano, modello positivo in questo senso. Infine, il prefetto sottolineato che l’accoglienza di richiedenti asilo non è in alcun modo correlata all’aumento di fenomeni di criminalità. Esempio significativo di questo aspetto è proprio la situazione di Mirano, dove in due anni di accoglienza non si è verificato un solo episodio di criminalità connesso alla presenza di migranti e dove i reati contro il patrimonio (es. furti in abitazione o attività commerciali) nell’ultimo anno sono diminuiti di oltre il dieci per cento.

La sindaca Pavanello ha sottolineato l’importanza di questo protocollo per Mirano e i suoi cittadini, esprimendo particolare apprezzamento per l’iniziativa riguardante villa Bianchini: «Ci sono coinvolgimento della comunità e ripristino di un luogo molto amato dai miranesi. Ciò dà luogo alla condivisione di valori con la comunità locale, che molto apprezzato quest’idea».