Libro "Un saluto da Mirano: cartoline di fine ’800 e prima metà del ’900"

Notizia del 24.11.2015

In un elegante testo che sarà presentato a Mirano sabato 5 dicembre 2015, alle ore 17.00, nel Teatro Belvedere, sono raccolte più di quattrocento cartoline storiche che raccontano la storia della città e delle sue frazioni nella prima metà del Novecento.
Interverranno alla presentazione: le autorità, gli autori e la prof.ssa Gianna Marcato dell’Università di Padova. Ingresso libero.
Una Mirano che si racconta attraverso le immagini di cartoline, che abbracciano un periodo compreso tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento, in cui l’Italia iniziava il suo cammino verso la modernità.

Il libro Un saluto da Mirano, curato dal Gruppo di Studio e Ricerca Desman, edito nel 2015 e patrocinato dal Comune di Mirano, raccoglie poco più di quattrocento cartoline illustrate rappresentative della realtà paesaggistica, monumentale e sociale di Mirano e delle sue frazioni.

Una raccolta resa possibile dallo zelo e dalla generosità di molti collezionisti che nel tempo hanno conservato con dovizia centinaia di ricordi fotografici, oggi riportati tra le pagine di questo libro in un’unica sistemazione organica e temporale.
È un libro fatto di immagini, che lascia alla protagonista Mirano il compito di svelarsi con garbo al lettore desideroso di conoscerla o di rivivere momenti lontani.
Un volume che affonda le sue radici nel passato, ma non per questo nostalgico, anzi molto attuale. Sfogliando le sue pagine si possono cogliere quelle trasformazioni urbane e quei mutamenti sociali che nel tempo hanno plasmato la Mirano d’oggi e sui quali vale la pena soffermarsi per riflettere sul futuro stesso della città.

Una breve introduzione storica curata da Adriano Favaro ci porta Dalla fotografia alla cartolina ponendo in risalto non soltanto gli aspetti innovativi delle tecniche fotografiche e di stampa dei primi del ʼ900 ma anche l’avvento di “uno dei principali veicoli d’informazione, potente mezzo di diffusione delle opere d’arte e testimone della trasformazione del paesaggio”.

Mirano non poteva certamente mancare all’appuntamento con la storia della cartolina. Ecco dunque le prime immagini soffermarsi sulla piazza della città, cogliendola nei suoi momenti più significativi, dove lo spazio diventa luogo d’incontro e di socializzazione.
Nelle prime foto d’epoca trovarsi in piazza costituiva un appuntamento con la modernità e il posare per una fotografia significava far parte di una storia prossima al cambiamento.
La piazza era anche teatro di appuntamenti importanti quali il mercato, la fiera e le esposizioni, riprese da una serie di cartoline e foto che mostrano il via vai della gente tra le bancarelle, i mestieri ormai scomparsi quali l’ombrellaio e la venditrice di mestoli e “canoini”, il bellissimo ingresso all’Esposizione d’Industrie Agrarie della Provincia di Venezia del 1899 e una serie di cartoline celebrative in stile liberty. Tra queste ultime si distingue per il pregio la cartolina celebrativa dei festeggiamenti svoltisi a Mirano nel 1903, in cui l’illustratore evidenzia i tre elementi rappresentativi della città: la Colonna Marciana, la Piazza con il campanile e i Mulini di sotto.
Non mancano poi di essere immortalatele adunate militari, le processioni religiose e civili, un raduno ciclistico svoltosi nel 1928, opera del fotografo Facchin Secondo.
Una piazza vista da diverse angolature con gli edifici che le fanno da sfondo e che impreziosiscono questo palcoscenico naturale, reso vivo dalle persone che vi transitano.

All’attenzione dei fotografi del tempo non poteva certamente sfuggire la dinamicità di un paese i cui bisogni erano soddisfatti da una rete di servizi in continua espansione. Le stesse cartoline raccolte nel capitolo Edifici ed esercizi pubblici lo testimoniano: Il Palazzo del Municipio, il Palazzo delle RR. Poste, La Cassa di Risparmio di Venezia, l’ormai scomparso edificio che ospitò l’Albergo alla Stella d’Oro e la Banca Popolare Cooperativa di Venezia, La Trattoria al Genio, L’Albergo ristorante Erico - Cineteatro, le scuole comunali antistanti alla vecchia Piazza Principe Amedeo, l’Istituto Canossiane, l’Asilo di Beneficenza L. Mariutto e l’Ospedale Civile.
La modernità del Novecento arriverà a Mirano anche con il servizio di “Omnibus per la traduzione de’ passeggeri da Mirano alla Stazione della Strada Ferrata in Marano e viceversa”, verrà poi festeggiata nel 1912 con l’inaugurazione della tratta tramviaria Mestre-Mirano e in seguito, nel 1937,con il servizio di filobus.Tre momenti importanti per il trasporto pubblico di Mirano, che hanno trovato ampio spazio nelle cartoline illustrate dell’epoca.

Nelle cartoline rivivono anche i monumenti più importanti della città, come il Duomo con i preziosi dipinti del De Min e del Tiepolo, la Colonna Marciana, la statua di Vittorio Emanuele II e il Monumento ai Caduti.
Degne di considerazione per i fotografi del tempo erano anche le vie di Mirano, che furono impresse nelle cartoline a testimonianza di una città resa vivibile e attraente da un rapporto equilibrato tra architettura e urbanistica.

Le stupende immagini delle tante ville venete che arricchiscono il territorio di Mirano rendono ancora viva la bellezza di un territorio prediletto dalla nobiltà veneziana per i propri soggiorni.
Un centinaio di cartoline celebrano le fastose residenze nobiliari disseminate su tutto il territorio comunale, fra le tante citiamo villa Morosini (villa XXV Aprile), villa Erizzo (villa Belvedere) con Castelletto e Torretta neogotica, villa Lando (villa Perale) e villa Vivante (villa Errera).
Particolarmente suggestive sono le vedute dei Mulini di sopra e di sotto, nelle quali la ricchezza del corso d’acqua del fiume Muson ci restituisce un contesto storico e naturalistico quasi irreale e ispiratore di tanti artisti e poeti locali.

Anche le frazioni di Ballò, con la sua trattoria di dannunziana memoria, Scaltenigo, Vetrego e Zianigo, con e le opere del Tiepolo e la villa Tiepolo, appaiono nelle cartoline storiche, rilevando la bellezza di un paesaggio che nel tempo ha subito notevoli trasformazioni. Non mancano infine alcune curiosità, che mostrano come la cartolina fosse utilizzata nei modi più diversi.

Le cartoline presentate sono arricchite da curiosità, versi poetici, fotografie e note storiche che accompagnano il lettore in questa passeggiata ideale a Mirano nei secoli passati.
Al termine del libro una nutrita bibliografia è a disposizione per quanti desiderano approfondire lo studio della storia locale.

Allegata a destra la locandina.