Domeniche a teatro: "La gatta Cenerentola"
Notizia del 18.02.2016

Zezolla non ha una sola matrigna, ne ha due. Non ha due sorellastre, ma sei. Inoltre non è una bambina perfetta: anche a lei, come a tutti, capita di commettere degli errori. Nonostante queste differenze, anche Zezolla, come Cenerentola, viene disprezzata dalla sua stessa famiglia: ma il trovarsi a fronteggiare queste avversità la renderà forte e le darà fiducia in se stessa. Così, poco a poco, Zezolla, il cui soprannome è “Gatta Cenerentola” per il suo andarsene randagia, sola e selvatica per le cucine, col volto sporco di cenere, da fanciulla diventerà ragazza e poi adulta. Grazie al sostegno delle fate dell’isola di Sardegna, Zezolla riuscirà nel difficile compito di affrontare il mondo fuori dall'angusto contesto familiare e a capire che, anche se la sua vita non può essere una fiaba, sarà pur sempre una bella vita da vivere. “Chissà che magari un giorno non sia proprio lei, Zezolla, a raccontare una fiaba alla propria figlia – conclude l’autore -: perché, come era accaduto a lei, ne possa un giorno far tesoro”.
“LA GATTA CENERENTOLA”, la cui fonte è “Lo cunto de li cunti ovvero lo trattenemiento de peccerille” di Giambattista Basile (1634), è stato scritto da Valentina Diana e Beppe Rizzo, quest’ultimo anche interprete insieme a Fabiana Ricca. In scena i due narratori interagiscono con pupazzi e figure animate (firmati, insieme a scene e costumi, da Cristiana Daneo), coinvolgendo il pubblico attraverso musica e canzoni.
Lo spettacolo fa parte del progetto “Fiaba Popolare Italiana”, che nasce – spiega Rizzo – “come riflessione sul significato della fiaba narrata attraverso il teatro delle figure, e come ipotesi di lavoro circa la sua funzione e il suo scopo nella società contemporanea. “LA GATTA CENERENTOLA” è tratto da una delle fiabe de “Lo cunto de li cunti” di Basile, fondamentale per essere una tra le più antiche e coerenti registrazioni del narrato popolare italiano di tradizione orale. Opera che, in epoca romantica, fu a sua volta fonte d'ispirazione di buona parte dell'invenzione fiabesca europea (Perrault, fratelli Grimm, Brentano, Andersen e altri)”.
Lo spettacolo è adatto a bambini a partire dai cinque anni d’età.
I biglietti per “LA GATTA CENERENTOLA” sono in vendita al prezzo di 6 euro (4 euro ridotto secondo figlio) il giovedì e venerdì dalle 17 alle 19, e la domenica di spettacolo dalle 14.30 alle 15.30, presso la biglietteria del Teatro di Mirano. I biglietti sono acquistabili anche on line su www.vivaticket.it, con diritto di prevendita.
La Stagione è promossa dal Comune di Mirano, in collaborazione con La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale, Circuito Teatrale Regionale Arteven, Regione del Veneto, Città Metropolitana di Venezia, Ministero dei Beni e Attività Culturali e Turismo, Commissione Pari Opportunità. La rassegna di prosa aderisce alla “Campagna 365 giorni NO" alla violenza contro le donne; il cartellone dedicato alle famiglie aderisce a “Mirano città delle bambine e dei bambini”.
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