20 giugno - Giornata Mondiale del Rifugiato

Notizia del 20.06.2016

Il 20 giugno si celebra in tutto il mondo la Giornata del Rifugiato, istituita nel 2000 come occasione per ricordare la condizione di milioni di persone in tutti i continenti costrette a fuggire dai loro Paesi e dalle loro case a causa di persecuzioni, torture, violazioni di diritti umani, conflitti.
 
In Italia è attivo dal 2001 il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) che è composto dalla rete degli enti locali che, con il prezioso contributo delle realtà del terzo settore, realizzano interventi di accoglienza per quanti arrivano sul territorio italiano in cerca di protezione internazionale. A Mirano il progetto territoriale di accoglienza è attivo dal 2014 ed è realizzato dal Comune di Mirano, insieme all’ente attuatore Il Villaggio Globale cooperativa sociale onlus, mettendo a disposizione dello SPRAR 21 posti di accoglienza, destinati a famiglie, nuclei monoparentali, donne e uomini singoli.

«Lo SPRAR– spiega la Sindaca Maria Rosa Pavanello – è un progetto di vitale importanza per l’accoglienza dei rifugiati nel nostro Paese e una bellissima declinazione di dovere civile. Il nostro Comune, con la sua storia di solidarietà e con la presenza di un importante presidio culturale e sociale come il Centro per la pace e la legalità “Sonja Slavik”, non poteva che contribuire a fornire il proprio aiuto. Oltre che rispondere a una motivazione etica, l’iniziativa rappresenta anche un’occasione di arricchimento per la nostra Città: il confronto con il nuovo, con chi viene da realtà distanti è utile e necessario. Il concerto di domenica 26 è un altro bel segnale della nostra comunità, che rinsalderà ancor di più il legame tra la Città e i suoi ospiti».

«La musica e il canto sono strumenti universali di accoglienza e per questo condividiamo appieno il proposito della giornata», dichiara la Vicesindaco Annamaria Tomaello.

A Mirano, nel corso di due anni di progetto, è stata garantita accoglienza a più di 40 persone, con servizi di orientamento, informazione e accompagnamento verso la riconquista di un’autonomia perduta e con l’obiettivo di rinforzare le opportunità di integrazione delle persone.
 
Per la ricorrenza della Giornata Mondiale del Rifugiato a Mirano è in programma il concerto “SING FOR ME” al teatro di Villa Belvedere domenica 26 giugno 2016 alle ore 21.00. Sarà un appuntamento importante di incontro tra la cittadinanza e i rifugiati che la nostra città accoglie e che canteranno assieme canzoni dal mondo. Ingresso libero.
 
“Sing for me”, ideato da Giuseppina Casarin, è realizzato dall’associazione Coro Voci dal Mondo di Mestre per Il Villaggio Globale cooperativa sociale onlus con la collaborazione del Comune di Mirano all’interno del progetto territoriale del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR). Hanno partecipano al laboratorio i cittadini di Mirano e Mestre e i migranti, richiedenti asilo e rifugiati ospiti dello SPRAR nelle case e negli appartamenti gestiti da Il Villaggio Globale a Mirano.
E proprio in questi appartamenti si è svolta la prima fase di Sing for me, a marzo: all’inizio del progetto, i cittadini del Coro Voci dal Mondo e gli operatori de Il Villaggio Globale hanno incontrato i migranti nelle case, spiegando loro il senso del progetto e invitandoli a farne parte. Da questo invito - che è stato accolto da tutti gli ospiti degli appartamenti - è nato il gruppo di persone che, insieme ai cittadini di Mirano e al Coro, ha dato vita al laboratorio. E il risultato non è solo multietnico, ma anche transgenerazionale: a partire dai bambini, fino a persone di 80 anni, Sing for me ha coinvolto singole persone, amici invitati con il passaparola, intere famiglie sia migranti che italiane.
«I migranti portano con sé canti e musiche che non hanno né riconoscimento né cittadinanza nel nostro territorio - spiega Giuseppina Casarin, direttrice del Coro Voci dal Mondo - perché, anche se oggi le nostre città ospitano nuovi cittadini immigrati e profughi, molti di noi non li conoscono ed è difficile che si creino relazioni. Sing for me vuole far emergere questi patrimoni musicali, alla scoperta di una presenza dei migranti come portatori di culture, di saperi e di bellezza che appartengono oggi al sound nascosto delle città in cui viviamo: un incontro con culture diverse che si innestano nella nostra e che stimolano creatività, cambiamento e crescita».
«Il canto muove nuovi tipi di relazione tra le persone - conclude Casarin -. Durante le prove, non tutti venivano per cantare: c’era anche chi desiderava semplicemente essere presente, e anche questo è stato importante. Le relazioni si sono saldate sia con la condivisione delle musiche che gli stessi partecipanti al laboratorio hanno proposto ma anche, ad esempio, nei tragitti in auto tra Mirano e Mestre, i due luoghi in cui si sono svolte le prove, o in occasione di una cena multietnica in cui ognuno ha preparato le specialità del proprio paese. La restituzione finale di Sing for me sarà quindi il momento in cui verrà condivisa la ricchezza di queste relazioni e attraverso la musica racconteremo, come sempre fa il Coro Voci dal Mondo, la nostra testimonianza di convivenza: è il nostro cantare alla città».


Allegata a destra la locandina.