Mirano, nella frazione di Campocroce incontro di presentazione dell’attività Controllo del Vicinato

Notizia del 08.11.2017

Martedì 7 novembre alle 20.30, presso la scuola “Silvio Pellico”, si è tenuto l’incontro di presentazione dell’attività di Controllo del Vicinato dedicato alla frazione di Campocroce di Mirano. All’incontro erano presenti la sindaca Maria Rosa Pavanello, la responsabile regionale dell’Associazione Controllo del Vicinato Antonella Chiavalin (con la referente per Mirano Martina Carraro e quella per Spinea Irene Gola), il comandante della compagnia dei Carabinieri di Venezia-Mestre, maggiore Antonio Bisogno, il comandante della Guardia di Finanza di Mirano, capitano Michele Soragnese, il comandante della Polizia locale dell’Unione dei Comuni del Miranese Michele Cittadin.
 
Il Controllo del Vicinato è uno strumento di controllo del territorio e prevenzione di attività illegali (es. furti). Si basa sulla partecipazione volontaria dei cittadini, che segnalano alle forze dell’ordine eventuali situazioni anomale che notano nel loro quartiere. L’attività è organizzata in gruppi, i cui membri sono in contatto tramite telefono, messaggi, ecc. Durante l’incontro, oltre a come funziona quest’attività, è stato spiegato perché è fondamentale che un’attività volontaria di controllo del territorio da parte dei cittadini operi secondo le norme e sia riconosciuta dalle autorità che si occupano di ordine pubblico. È stato inoltre illustrato come aderire all’iniziativa (rivolgendosi direttamente all’Associazione o al Comune di Mirano). Al termine della serata, alcuni cittadini hanno espresso la loro disponibilità a creare un gruppo di controllo per Campocroce. Dopo gli interventi degli oratori ha avuto luogo il dibattito con il pubblico.
L’obiettivo è creare gruppi in varie zone di Mirano e frazioni, per aumentare la copertura del controllo. Per formare o aderire ai gruppi non è necessario aderire all’Associazione Controllo del Vicinato. Un nuovo incontro di presentazione si terrà martedì 14 novembre al Teatro Belvedere. La cittadinanza è invitata a partecipare. Per informazioni è possibile rivolgersi al Comune di Mirano.

La sindaca Pavanello ha spiegato che, nei comuni dove sono presenti, i gruppi di controllo del Vicinato stanno funzionando bene e come queste modalità di supporto alle forze che si occupano dell’ordine pubblico nascano come «esigenza e richiesta dei quartieri, delle vie, dei cittadini. I comuni ne prendono atto e aderiscono al protocollo promosso dalla prefettura. Così abbiamo fatto a Mirano, dove sono già nati due gruppi, nel capoluogo e a Zianigo. Si consolida così quel senso di comunità, che nei nostri quartieri e nelle nostra frazioni c’è sempre stato».

La referente regionale Chiavalin ha delineato le caratteristiche dell’Associazione e dell’attività che porta avanti: «Siamo volontari, scevri da qualsiasi connotazione politica. Ciò che facciamo si può riassumere come un progetto di sicurezza partecipata attiva. Ci prendiamo cura del nostro territorio. Cerchiamo il cambiamento con l’aggregazione. Siamo noi cittadini le prime telecamere del nostro territorio. Invece di fare migliaia di segnalazioni, magari sui social, dove possono creare allarmismo, ne facciamo solo una di buona alle forze dell’ordine. Il fatto che il prefetto sia favorevole significa che è un progetto sano. In Veneto ci sono circa 6.000 aderenti».

Il maggiore Bisogno ha spiegato che la sinergia tra Ministero dell’Interno e Ass. Controllo del Vicinato «risponde alla domanda di sicurezza che viene dal territorio. Parliamo di sicurezza partecipata, un interscambio tra istituzioni e società civile. Il protocollo con la prefettura è fatto per stabilire le regole secondo cui agire, perché quando si parla di sicurezza non si può improvvisare. Una segnalazione sbagliata può essere controproducente. Avere una pattuglia in ogni posto a qualsiasi ora del giorno e della notte è impossibile. Come possiamo migliorare l’intervento? Attraverso gli occhi dei cittadini, che conoscono bene il loro territorio».

Il capitano Soragnese ha posto l’attenzione sul tipo di segnalazioni che possono interessare l’operato della Guardia di Finanza (il Controllo del Vicinato non è solo prevenzione dei furti), come, ad esempio, quelle sui reati ambientali. Ha poi sottolineato l’importanza di un’attività di controllo del territorio da parte dei cittadini fatta in modo corretto: «L’attività che può fare il cittadino è la prevenzione. Ma servono segnalazioni qualificate, su cui si possono investire tempo e risorse».

Il comandante Cittadin ha spiegato le strategie della Polizia locale dell’Unione in tema sicurezza. Da una parte l’attività di polizia di prossimità, dall’altra l’attenzione e il confronto costante con i cittadini che partecipano ai gruppi di controllo, che avranno «la possibilità di interfacciarsi in incontri periodici con agenti preposti a questa funzione, per avere il polso della situazione, monitorare come si muove la criminalità in un dato territorio. Offro la massima disponibilità per chi vuole confrontarsi».