Il Comune aderisce alla “Nuova Carta dei diritti della bambina”

Notizia del 18.09.2018

La Giunta comunale di Mirano ha aderito alla “Nuova Carta dei diritti della bambina”, approvata nel 2016 in occasione del Congresso delle presidenti europee della B.P.W. Europe (Business & Professional Women) e promossa dalla F.I.D.A.P.A. (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari) attraverso la Regione Veneto.

La Carta (allegata a destra) è una enunciazione di principi di valore morale e civile predisposta per promuovere e affermare la valorizzazione delle differenze tra bambine e bambini e il superamento di stereotipi che ne limitano la libertà di azione e di pensiero in età adulta.
Oltre al diritto di essere protetta, la Carta pone l’attenzione sul diritto della bambina di ricevere un’idonea istruzione in materia di economia e di politica che le consenta di crescere come cittadina consapevole e di ricevere un’educazione su tutti gli aspetti della salute.

La proposta della Regione, cui molti comuni veneti hanno aderito, è stata accolta con particolare favore da Mirano: già dagli anni Novanta si era dichiarata Città delle bambine e dei bambini, rinvenendo la necessità all’interno dell’infanzia di evidenziare la differenza di genere e l’artista Carlo Preti aveva disegnato un apposito logo.

Erika Niero, Consigliera Comunale-Delegata alla promozione della cittadinanza delle donne, cultura delle differenze spiega: «L’adozione della Carta dei diritti della bambina si inserisce tra le iniziative di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza che l’Amministrazione intende portare avanti per lo sviluppo di buone pratiche e il contrasto ad ogni forma di discriminazione sociale. Oggi nel mondo c’è sicuramente una maggiore consapevolezza delle discriminazioni di genere e anche della parità dei diritti, ma questo non è ancora abbastanza e non sufficiente per evitare che le bambine continuino ad essere vittime delle più disparate forme di violenza e di condizionamenti fisici e psichici.
Per la piena affermazione di una totale eguaglianza serve ancora molto lavoro e si ritiene che il modo migliore sia quello di promuovere un nuovo modello culturale, una cultura del rispetto reciproco, partendo fin dalla giovane età in modo che le bambine crescano nella piena consapevolezza dei propri diritti».

Il Comune favorirà la diffusione della Carta e dei suoi nove articoli in tutte le scuole del territorio, tra le Associazioni e le giovani generazioni.