Pubblicati i risultati del questionario sulla Partecipazione

Notizia del 23.10.2018

Il progetto di informazione e democrazia partecipata “Forum Cittadini” del Comune di Mirano prosegue con la pubblicazione dei risultati del questionario, raccolto a inizio estate per conoscere esigenze, aspettative e priorità dei miranesi sulla Partecipazione.
I dati delineano una fotografia dettagliata dell’idea di partecipazione che hanno i cittadini.

Nel sito www.lapiazzadelleidee.comune.mirano.ve.it sono disponibili il riepilogo della ricerca e i dati raccolti.
 

«I risultati sono incoraggianti, testimoniando alcune criticità note insieme ad alcuni dettagli interessanti che mettono in luce come si sia evoluta negli anni l’idea di partecipazione», spiega Alessio Silvestrini, Consigliere delegato ai temi della Democrazia Partecipata, che coordina l’iniziativa.

Nella presentazione dei risultati si legge che la comunicazione tra cittadini e pubblica amministrazione è un aspetto fondamentale per la buona riuscita della partecipazione e primo aspetto da curare per ben il 68% degli intervistati. In questo campo emerge un dato storico, che è il superamento dei media tradizionali da parte dei new media (internet, social, smartphone), che superano il 50% delle preferenze. Fondamentali quindi per far “girare” le informazioni le nuove tecnologie, ma in modo maturo e consapevole, senza illudersi che possano sostituire metodi partecipativi più diretti: quando si chiede quale sia il miglior mezzo per esprimere la propria partecipazione, il dibattito sui social conquista solo il 3% delle preferenze.

Da recuperare, per la partecipazione, un rapporto con le fasce d’età intermedie (30-50) e con le frazioni. Per tornare ad includere queste componenti, bisogna pensare a modelli di partecipazione con tempi e modi in parte diversi da quelli adottati negli anni scorsi.
In generale la partecipazione è intesa come impegno individuale dal 50% dei miranesi mentre gli altri si dividono tra l’associazionismo, le iniziative partecipative in senso stretto, consultazioni e sondaggi, e l’incontro con i rappresentanti politici. Solo agli ultimissimi posti della partecipazione si preferisce l’adesione a movimenti e partiti politici (4%) ed il dibattito sui social e sugli altri media (3%).

Il 58% degli intervistati preferisce l’uso di politiche partecipative per decisioni specifiche e puntuali, piuttosto che per grandi atti di pianificazione o regolazione, come era avvenuto con “La piazza delle idee” lanciata per la Partecipazione sul PAT.
Chi dovrebbe essere protagonista della partecipazione? Le risposte mostrano un’altissima richiesta di vedere partecipare i giovani (come singoli, associazioni giovanili e studenti) e i cittadini residenti, che vogliono dire la propria in prima persona.

Ma come assicurare la partecipazione? Gli intervistati indicano in primis un’adeguata e diffusa pubblicità (indicata dal 68% degli intervistati), un ascolto sincero da parte dell’amministrazione (52%), la distribuzione anche nelle frazioni degli incontri (48%), un portale online a sostegno dei lavori e dell’informazione (47%), e la presenza di facilitatori dedicati, che seguano e stimolino il dibattito (43%).

«Su questi primi riscontri c’è senza dubbio l’impegno di tramutarli in provvedimenti concreti, procedendo alla stesura del regolamento che razionalizzerà le Consulte Comunali implementando la nuova proposta dei Forum Cittadini», conclude Silvestrini.