Passante, protocollo d’intesa tra Mirano e Regione

Notizia del 04.01.2019

L’Amministrazione comunale di Mirano e la Regione Veneto stipuleranno un protocollo d’intesa per dare attuazione agli accordi di programma sul Passante. La Regione si impegnerà a stanziare le risorse economiche necessarie alla realizzazione di alcune delle opere previste dagli accordi, mentre l’Amministrazione rinuncerà a proseguire sulla strada del contenzioso amministrativo presso il Consiglio di Stato.

La sentenza Tar 587/2018, tra le sue altre disposizioni, aveva ribadito che ciascuna amministrazione rimaneva titolare degli interessi pubblici affidati dalla legge alla sua cura e quindi del potere di rivalutare le condizioni degli accordi. Su queste basi e, soprattutto, guidati dalla necessità di perseguire il bene dei cittadini, Comune e Regione hanno riaperto il dialogo e ripreso i negoziati. Negli ultimi due mesi, dunque, Amministrazione comunale di Mirano e Regione hanno lavorato congiuntamente, arrivando a redigere il protocollo d’intesa che verrà sottoscritto a breve.

Va rilevato il significativo sforzo in termini economici compiuto dalla Regione. Gli accordi precedentemente sottoscritti (2008), infatti, non avevano idonea copertura finanziaria. Pertanto la Regione, nonostante le mutate condizioni economiche e regole di bilancio che dal 2012 colpiscono anch’essa, dovrà reperire nel bilancio ordinario le somme necessarie, tra cui la considerevole cifra di 2.400.000 euro per la pista ciclabile di via Scaltenigo. L’Amministrazione comunale di Mirano, pertanto, ha particolarmente apprezzato lo sforzo profuso dalla Regione, in particolare nella persona del presidente Zaia e dell’assessore a lavori pubblici, infrastrutture e trasporti De Berti, e ha ritenuto fondamentale dare una risposta concreta e rapida ai bisogni del territorio.

«L’importante – spiega la sindaca Maria Rosa Pavanello – era che Mirano non continuasse a essere privata di opere che rappresentano un beneficio per la città, un miglioramento della qualità della vita. Era tardi e rischiava di essere mai. Il nostro territorio non poteva più permettersi di aspettare. Certo, un ulteriore ricorso avrebbe anche potuto darci una vittoria definitiva. Ma anche con buone carte in mano si rischia di perdere. Il ricorso avrebbe anche potuto concludersi portando via ogni traccia di quelle opere, ogni possibilità di averle. Così, invece, ne avremo subito con certezza una parte. Abbiamo scelto una via sicura e rapida per il bene di Mirano, per iniziare finalmente a costruire ora il suo futuro».

«Tuttavia – sottolinea la sindaca – il protocollo non esclude la possibilità, in futuro, di ottenere la realizzazione anche delle opere rimaste fuori dal protocollo d’intesa. È previsto, infatti, che il dialogo tra Comune e Regione prosegua, a partire da una nuova convocazione, entro il 31 marzo, del Gruppo Tecnico di Lavoro Collegio di Vigilanza».