Appello per salvare Safya

Notizia del 17.01.2002

Il Sindaco, la Giunta e il Consiglio Comunale di Mirano hanno aderito all'appello per salvare Safya Hussein Tungar Tudu, una ragazza nigeriana di 30 anni condannata a morte per lapidazione dal tribunale religioso islamico del suo paese nell'ottobre scorso perché ha avuto un figlio senza essere sposata. La legge islamica, che ha valore penale, prevede che Safya possa allattare il bambino per qualche settimana (144 giorni dopo la nascita) e poi sia trascinata in una fossa e lapidata dalla gente del suo villaggio. In seguito ad una campagna internazionale di protesta la Corte d'appello dello Stato di Sokoto, in Nigeria, ha sospeso la condanna senza però fornire informazioni sulla data in cui sarà annunciata la decisione definitiva della Corte. Le associazioni per la difesa dei diritti umanitari hanno invitato la società civile ad appoggiare il caso: per salvare la vita di Safya si deve ottenere la cancellazione della condanna. Nei giorni scorsi il Consiglio Comunale ha approvato un ordine del giorno indirizzato al Presidente della Repubblica di Nigeria affinché conceda la grazia alla giovane donna. I cittadini di Mirano che vogliono unirsi all'appello possono firmare la richiesta di grazia presso l'Ufficio Informazioni in municipio oppure scrivere direttamente all'Ambasciata di Nigeria, via Orazio 18, 00193 Roma. Per informazioni è a disposizione l'Ufficio Informazioni, tel. 041-5798320.