Intitolazione della nuova piazza di Ballò a Tina Anselmi

Notizia del 06.03.2019

Venerdì 8 marzo 2019 alle ore 12.30 si svolgerà la cerimonia di intitolazione della nuova piazza di Ballò a Tina Anselmi, politica e partigiana italiana, prima donna ad aver ricoperto la carica di Ministro della Repubblica.

Saranno presenti le autorità comunali e gli insegnanti e alunni della scuola primaria “Manzoni” di Ballò, che hanno approfondito la storia di questa donna eccezionale in collaborazione con il Comune.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

La data della cerimonia coincide con la ricorrenza della giornata internazionale della Donna. La Giunta Comunale ha ritenuto infatti opportuno dedicare la nuova area pubblica situata di fronte alla chiesa a Tina Anselmi, in continuità con la campagna per la memoria femminile denominata “8 marzo 3 donne 3 strade” cui il Comune aderì nel 2012.

La Anselmi era nata a Castelfranco Veneto il 25 marzo 1927 ed è scomparsa nella sua città natale l’1 novembre 2016. Nonostante non siano trascorsi ancora dieci anni dalla sua morte, come previsto dalla legge per dedicare un luogo pubblico ad una persona, è stato possibile intitolarle la piazza grazie alla deroga prevista per casi eccezionali: il suo alto valore morale è testimoniato dall’onorificenza a Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana attribuitale nel 1998.

Staffetta partigiana, insegnante, sindacalista, parlamentare, ministro: sono molteplici le vite della Anselmi. In tutte è stata in grado di dare un contributo importante e indelebile nella vita del Paese. Basti pensare che, tra gli innumerevoli incarichi, fu anche presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla P2 o che contribuì alla creazione di un bene prezioso come il sistema sanitario nazionale.

«Siamo felici e orgogliosi – dichiara la Sindaca Maria Rosa Pavanello – che un luogo della nostra Città, nella sua regione peraltro, d’ora in poi porterà il suo nome e perpetuerà la sua memoria. Stentano a venire in mente altre persone, sia donne che uomini, che abbiano avuto un ruolo di primo piano, e abbiano saputo svolgerlo con integrità e competenza, così a lungo nel corso della seconda metà del ‘900 italiano. E questo è un dato straordinario se parametrato ai tempi, alla condizione e alla considerazione della donna che caratterizzavano la nostra società negli scorsi decenni. Tina fu la prima donna ministro italiana ma arrivò a questo traguardo solo nel 1976. È stata una pioniera dello sviluppo della condizione femminile in Italia, ma soprattutto è stata una figura di primaria importanza per il nostro Paese, una persona che ci ha lasciato eredità ed esempi preziosi in molti campi».

Allegata a destra la locandina.