Progetto: “Cultura della legalità e prevenzione delle dipendenze. Giovani e costruzione sociale: da comparse ad attori. Non voltarsi dall’altra parte: l’app. YOU POL”

Notizia del 10.05.2019

E’ partito stamattina (alle ore 10.30), presso l’Istituto di Istruzione Superiore ENGIM di Mirano, il Progetto: “Cultura della legalità e prevenzione delle dipendenze. Giovani e costruzione sociale: da comparse ad attori. Non voltarsi dall’altra parte: l’app. YOU POL”.
Il dott. Enrico Aragona, Vice-Questore Dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha incontrato 120 studenti di età tra i 16 e i 18 anni.

Il progetto proposto dal Comune di Mirano agli Istituti di Istruzione Superiore di Mirano e Dolo, è stato inserito nei Piani di intervento in materia di politiche giovanili” DGR 1675/2018, in collaborazione con tutti i 17 Comuni del Miranese e della Riviera del Brenta.

Davanti alla crescente diffusione delle dipendenze tutte le istituzioni del territorio (Comuni, Scuole, Polizia di Stato, AULSS 3) si sono alleate per un grande progetto di prevenzione-educazione. Da qui anche la valorizzazione dello strumento informatico – l’app. YOU POL- predisposta dalla Polizia di Stato, per una proposta educativa nuova che coinvolge studenti e loro famiglie.  

«E’ il primo e più vigoroso intervento per promuovere la cultura della legalità, del rispetto delle regole, della responsabilità verso sé stessi e gli altri e per smuovere ilclimaculturale inquinato che fa percepire come accettabile l’uso di stupefacenti e alcool, e la violazione delle regole della vita sociale», ha dichiarato l’Assessore alle politiche sociali Gabriele Petrolito.
 
La Sindaca di Mirano, Maria Rosa Pavanello ha ringraziato per questa preziosa collaborazione il Questore dott. Maurizio Masciopinto e il Vice-Questore dott. Enrico Aragona, Dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico. Un ringraziamento anche al Direttore Massimiliano Cacco che ha accettato di fare da apripista del progetto tra tutti gli Istituti di Istruzione Superiore.

Il dott. Gentile del SERD ha testimoniato agli studenti che segue tanti giovani ormai rovinati dall’uso di stupefacenti e fatto appello di non banalizzare gli effetti di uso e abuso di qualsiasi tipo di droga.

Il dott. Aragona: «Per i responsabili della Polizia di Stato è importantissimo entrare in rapporto diretto con gli attori che interagiscono nel territorio per potere conoscere meglio tutti gli aspetti della realtà sociale e per promuovere la Sicurezza partecipata, come sistema all’interno del quale coinvolgere tutti”. – “Investiamo in un rapporto costante i giovani, con modalità comunicative nuove in cui essi si riconoscano, non ex cattedra, stimolandoli ad accettare il confronto con le Istituzioni».

Il Direttore dell’ENGIM prof: Cacco: «Ai giovani non bastano le conoscenze tecniche e noi lavoriamo anche perché acquisiscano le competenze per essere cittadini consapevoli di diritti e doveri. in grado di assumersi le proprie responsabilità”. “Davanti a proposte come queste i ragazzi erano come sorpresi, incuriositi ma interessati. Alla fine ho visto che è stata un’occasione per fermarsi a riflettere, sfruttata come momento da sfruttare e da vivere. Credo che la capacità empatica del dott. Aragona abbiano colto nel segno». 
 
Masha: «Non è stata la solita lezione. Ho capito molte cose. Quanto è importante essere noi stessi e non pecore di un gregge, schiavi delle masse».

Alberto: «Esco da qui con un senso di protezione per me e per i miei compagni più deboli. Ho scoperto che le Istituzioni, se lo voglio, sono molto più vicine di quello che pensavo e che si occupano di noi giovani. Questo mi dà una sicurezza che non sentivo».

Aleksej:. «Per me è stato come vivere un’esperienza di vita per me stesso fuori dal tran tran di tutti i giorni, uno scossone per riflettere su chi sono io in mezzo agli altri».
È una “app” facilissima da scaricare, che consentirà a chiunque di denunciare in tempo reale con foto, messaggi scritti, link, siti web o video, episodi di bullismo e spaccio di droga. Le Forze dell’Ordine potranno intervenire velocemente, proprio mentre i fatti sono ancora in svolgimento, in flagranza di reato.