Attivato un nuovo servizio per la racconta dell’olio vegetale usato

Notizia del 22.12.2017

In Italia ogni anno oltre 280 mila tonnellate di olio vegetale usato, circa 5 kg. a testa, vengono “restituite” all’ambiente, in gran parte sotto forma di residuo di fritture e quindi ricco di sostanze inquinanti.
Solo un corretto e controllato smaltimento di questa enorme quantità di residuo oleoso può garantire la salvaguardia dell’ambiente e consente qualche vantaggio economico.
Per favorire la raccolta dell’olio usato, il Comune ha chiesto a Veritas di attivare un nuovo servizio. Nei giorni scorsi sono stati collocati sul territorio 8 contenitori per il conferimento dell’olio vegetale esausto: 3 nel capoluogo (vie Battisti, Lombardini e Verona) e 5 nelle frazioni (vie Santa Bakhita a Zianigo, Mogno a Campocroce, Pirandello a Scaltenigo, Mazzini a Ballò e del Minatore a Vetrego). 

Allegata a destra la pianta di Mirano con l'indicazione delle vie dove sono collocati i contenitori.

Altri punti di raccolta dell’olio sono già operativi presso l'ecocentro di viale Venezia e l'ecomobile di Scaltenigo e Zianigo.

L’olio – meglio se filtrato da resti di alimenti - può essere portato con taniche/contenitori propri (una volta svuotati, possono eventualmente essere conferiti nel multimateriale. Il recupero da parte di Veritas avverrà ciclicamente e nel primo periodo i punti di raccolta verranno tenuti sotto osservazione per determinare la miglior frequenza di svuotamento.
È importante rispettare le regole di conferimento e non abbandonare mai rifiuti a ridosso delle isole ecologiche poiché l’abbandono diventa un costo a carico della collettività. Se il punto di conferimento fosse pieno, è di aiuto la segnalazione al numero verde 800466466.
Una volta raccolto l’olio viene trattato presso una ditta regolarmente autorizzata.
 

Approfondimento sui danni che provoca l’olio abbandonato nell’ambiente
L’olio che penetra nel sottosuolo si deposita con un film sottilissimo attorno alle particelle di terra formando uno strato di sbarramento tra le particelle stesse, l’acqua e le radici capillari delle piante, impedendo l’assunzione delle sostanze nutritive. Se invece raggiunge lo specchio della falda freatica forma sopra lo stesso uno strato con spessore che si sposta con la falda verso valle potendo raggiungere pozzi di acqua potabile anche molto lontani, rendendoli inutilizzabili; L’olio che invece raggiunge qualsiasi specchio d’acqua superficiale può andare a formare una sottile pellicola impermeabile che impedisce l’ossigenazione e compromette l’esistenza della flora e della fauna.
Lo smaltimento di questa enorme quantità di residuo oleoso provoca inconvenienti anche laddove esistono impianti fognari adeguati, perché può pregiudicare il corretto funzionamento dei depuratori (influenzano negativamente i trattamenti biologici) e comunque lo rendono diseconomico, infatti nella fase preliminare del trattamento si rende necessario la realizzazione di appositi disoleatori, per separare materiale galleggiante gli oli e i grassi presenti nei liquami.