Il diabete: un punto di ascolto a Mirano in collaborazione con l’Associazione Diabetici del Miranese (A.DI.MI.)

Notizia del 09.05.2018

Nell’ambito del Festival del Volontariato – Festa della Pace, sabato 12 maggio 2018 alle ore 12.00, inaugurazione del PUNTO DI ASCOLTO dell’Associazione Diabetici del Miranese (A.DI.MI) presso la Barchessa di Villa Errera in via Bastia Fuori a Mirano.
 
Il diabete è una malattia cronica che può essere curata, ma dalla quale non si guarisce.
Bisogna accettarla ed imparare a convivere con essa per migliorare la propria qualità di vita. Il modello educativo proposto agisce su un doppio livello di informazioni:
·         Educazione individuale con infermieri professionali affiancati da diabetici formati.
 
·         Educazione di gruppo con la supervisione del personale esperto per avere informazioni utili alla cura del diabete e discutere sulle paure, le ansie ed i problemi legati alla malattia stessa.
     
Gli incontri educativi di gruppo verranno svolti in orario pomeridiano/serale, nella sede messa a disposizione dall’Amministrazione Comunale e su argomenti di interesse generale che verranno di volta in volta trattati da esperti del settore. 

Tutte le attività educative svolte sono integrative e non sostitutive rispetto a quelle dei medici di base e dei team diabetologici:
Gli incontri individuali e di gruppo sono gratuiti. Per motivi organizzativi è necessario prenotare telefonicamente gli appuntamenti il venerdì dalle ore 9.00 alle 12.00 al cell. 348 593 8688.

Il servizio è rivolto ai diabetici (il 5,5 % della popolazione veneta)e loro familiari, ma anche a persone a rischio di contrarre il diabete (il 2.5% della popolazione è diabetica senza saperlo!) con l’obiettivo di far comprendere che un sano stile di vita (corretta alimentazione ed attività motoria costante) è in grado di prevenire o procrastinare nel tempo l’insorgenza della malattia diabetica..
 
L’Amministrazione Comunale collaborerà attivamente anche all’informazione capillare sulle finalità del progetto attraverso i propri canali mediatici per validare  questo esperimento di medicina integrata nel territorio.