Concerto dell’orchestra "Concentus Musicus Patavinus" con un brano inedito di Gaetano Mares

Notizia del 14.11.2018

Sabato 17 novembre alle 20.45 il Duomo di Mirano ospiterà il concerto “Il destino bussa alla porta” dell’orchestra dell'Università di Padova "Concentus Musicus Patavinus", diretta dal maestro Stefano Corrò.

La serata si preannuncia straordinaria sia per gli interpreti sia per il programma, che si aprirà con l’esecuzione di un’opera inedita del compositore musicista bassanese Gaetano Mares, il “Concertone per orchestra”, primo tempo.
Seguiranno il concerto per clarinetto e orchestra in la maggiore KV 622 di W.A. Mozart con solista il maestro Martino Pavan e la sinfonia n. 5 in do minore op. 67 di L.v.Beethoven.
Ingresso libero.

La partitura inedita del “Concertone per orchestra”, conservata negli archivi della Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, fu scoperta dallo studioso di storia locale Giovanni Bertolini del Gruppo di Studio e Ricerca Desman durante le ricerche per la stesura del libro “Un saluto da Mirano. Cartoline di fine ‘800 e primi ‘900”.
L’opera è divisa in quattro parti e porta la data del 13 agosto 1858, tre anni dopo la nascita della Società Filarmonica di Mirano (oggi Filarmonica di Mirano - Banda Cittadina) per la quale fu commissionata dal conte Paolo Vincenzo Barzizza, amico fin dall’infanzia del Mares.
Comprende un brano per banda (solo fiati e percussione) e un brano per orchestra (archi e fiati).

Sabato sarà eseguita per la prima volta, a 160 anni dalla composizione, la prima parte dello spartito grazie al sodalizio tra il Gruppo Desman e il direttore della Filarmonica di Mirano Stefano Corrò, che per l’occasione dirigerà l’orchestra dell’Università di Padova.
Si renderà così omaggio ad un grande compositore, Gaetano Mares, ed ad un grande filantropo, Vincenzo Paolo Barzizza. E non è casuale la scelta del Duomo per eseguire questa musica, luogo dove s’intrecciarono le vicende artistiche di Barzizza, Mares e il pittore Demin.

Gaetano Mares nacque a Treviso il 16 aprile 1793, mori a Venezia il 1862.
Il musicista visse tra Bassano, Venezia e Mirano componendo concerti, arie, quartetti.
Nel 1828 fu chiamato dal Teatro La Fenice per il posto di primo violino e direttore d’orchestra e vi rimase fino al 1854.
Gli anni di primo violino alla Fenice sono quelli in cui Giuseppe Verdi rappresentò a Venezia cinque prime assolute, fra le quali Ernani(1844), Rigoletto(1851), La Traviata (1853), dirette proprio dal Mares.
Il compositore amò molto anche Rossini, al punto che trascrisse l’intero Barbiere di Siviglia per quartetto d’archi (ricordo che quest’anno è il 150° anniversario della morte di Gioachino Rossini).
L’amicizia tra i due risale al tempo della giovinezza. Il Mares a dieci anni si trasferì con i genitori a Bassano città dove incontrò il Conte Barzizza, proprietario di una villa di villeggiatura nelle vicinanze della casa del futuro musicista.

Vincenzo Paolo Barzizza
(1805 – 1873), il nobile discendente (per parte materna) dell’antica famiglia veneziana degli Erizzo, fu mecenate di artisti, lui stesso artista compose un valzer per pianoforte.
Con le sue idee liberali - patriotiche (nel 1848 a Venezia ci sono i moti risorgimentali) diede lavoro a centinaia di persone povere del miranese, per costruire quella bellissima opera architettonica che è il “Castelletto Belvedere” con grotte, affidando il progetto all’illustre architetto padovano Giuseppe Jappelli.
Ospitò pure per un anno l’amico pittore bellunese Giovanni Demin autore dell’affresco “Il Giudizio Universale” nel soffitto nel Duomo di Mirano, di notevole impatto visivo e rivalutato di recente da importanti studi storici.
Alla morte del conte Barzizza gli eredi donarono una parte dei manoscritti musicali di Mares, fra i quali il “Concertone”, alla Biblioteca Marciana ritrovato dopo quasi due secoli.


In allegato il pieghevole con il programma e la locandina.